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Questo articolo è stato pubblicato il 23 luglio 2010 alle ore 12:03.
I JazzFest estivi proseguono nei restanti giorni di luglio e in agosto, con qualche codicillo nei primi di settembre. Mi limito ad annunciare in dettaglio "i quattro festival che non si possono perdere", cioè Fano Jazz By The Sea, Time In Jazz di Berchidda in Sardegna, Roccella Jonica Jazz in Calabria e Sant'Anna Arresi Jazz, ancora in Sardegna. Ma devo prima segnalare in breve un fatto curioso al quale non so dare una spiegazione: si gradiscono pareri.
C'è ancora una crisi economica che stringe assai nell'angolo l'industria discografica e vari settori collaterali. Si pensava che poteva esserci almeno una conseguenza positiva: questi festival che in Italia pullulano ovunque (i quattro di cui sopra non c'entrano), dando un'immagine falsa dell'interesse per la musica nel nostro Paese, sarebbero diminuiti. Si pensava soprattutto alle iniziative innumerevoli che qualcuno, con termine un po' cattivo, chiama "i festivalini di borgata". Macché. Proprio questi, invece, sono aumentati. Passiamo oltre. Fano Jazz, giunto alla diciottesima edizione, è la rassegna preferita dai giornalisti specializzati: Fano è bella, c'è il mare pulito, i programmi sono pregevoli e grazie agli dei non si fa musica da mezzogiorno a mezzanotte ma soltanto dalle 21. Quest'anno chi lo avesse perso può acchiappare a Fano Marcus Miller con il suo Tutu Revisited, chiudere gli occhi e sognare Miles Davis. E poi ci sono Dino Saluzzi col trio di famiglia, il quintetto di James Carter, Omparty e il premiato trombettista Luca Aquino, Enrico Rava con Stefano Bollani, il tonitruante Maceo Parker, il quartetto del pianista Danilo Perez, il quartetto del chitarrista Roberto Cecchetto e altro ancora. Proprio i festival grandi hanno un po' il fiatone per via della crisi, ma Fano sembra di no. Andremo a verificare.
Time in Jazz di Berchidda e dintorni prosegue nella sua esplorazione dei quattro elementi fondamentali dei greci antichi. L'anno scorso era l'Acqua, quest'anno l'Aria. Ha luogo come sempre dal 10 al 16 agosto, ha partecipazioni importanti (fra le quali quella del direttore artistico, il trombettista Paolo Fresu) e guarda in molte direzioni: Teresa De Sio canterà per Fabrizio De Andrè in quello che fu il suo buen retiro dell'Agnata, il violoncellista veneto Mario Brunello terrà un concerto in solo, e poi ci sono Ornette Coleman, Ralph Towner, l'onnipresente Enrico Rava, la voce e l'oud di Dhafer Youssef, Enrico Pieranunzi…Il 14 agosto, quindi con qualche sovrapposizione, inizia a Roccella Jonica "il festival dal quale si impara sempre qualcosa di nuovo", dicono gli esperti. Anche qui bisogna scegliere (quasi a caso) le citazioni: Gabriele Mirabassi, il pianista Chucho Valdes con la sua orchestra, Rocco Papaleo con la pianista Rita Marcotulli, Enrico Pieranunzi, il pianista Stefano Battaglia che molti chiamano l'"altro Stefano" per contrapporlo a Stefano Bollani, l'orchestra di Paolo Damiani e il quartetto di Manfred Schoof tromba, Gianluigi Trovesi sassofoni, Barre Phillips contrabbasso, Baby Sommer batteria che chiude la manifestazione il 21 agosto e ne celebra il trentennale. Auguri. A Sant'Anna Arresi, nell'estremo sud della Sardegna, si ricorda il sassofonista d'avanguardia Albert Ayler scomparso nel 1970 a 34 anni in circostanze misteriose. Il cartellone è audace, impegnativo (Charles Gayle, Archie Shepp, Fred Anderson, David Murray fra gli altri) e richiede una lettura attenta e accurata che non si può offrire in questa sede. Si consiglia www.santannarresijazz.it. Anche qui c'è un compleanno importante, 25 anni di musica.