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Questo articolo è stato pubblicato il 18 dicembre 2010 alle ore 09:46.
Cyrus Highsmith è un typedesigner che ha voluto per un giorno vivere rinunciando a tutti quegli oggetti che si presentavano sotto forma di scritte con la font Helvetica. Nonostante Simon Garfield, nel suo libro «Just my type: a book about fonts» segnali la presenza di 100.000 fonts differenti al mondo, l'esperimento di Mister Highsmith, è fallito.
Dalla segnaletica della metropolitana a quella dei bus, dalla carta di credito al telecomando della tv fino alle etichette degli abiti, Cyrus Highsmith, lo racconta il New York Times, si è reso conto che l'Helvetica impera ovunque. La sfidaè servita a dimostrare l'importanza del segno nel nostro quotidiano.
Abbiamo chiesto quindi a Silvia Sfligiottigraphic designer, di compilare una «mini rassegna di carattere» per riuscire a meglio interpretare i segni del nostro quotidiano: dall'onnipresente Helvetica, all'infantile e odiato Comic Sans. Ecco il manuale per non confondersi e riconoscerli.
Helvetica
Helvetica è un po' i Beatles della tipografia: è talmente diffuso ed amato che le sono stati dedicati numerosi libri e anche un documentario. Disegnato nel 1957 dallo svizzero Max Miedinger, non costituiva a suo tempo una grande novità, ma era il perfezionamento di caratteri che esistevano già nell'Ottocento. Helvetica è nato al momento giusto – quello in cui la nuova grafica svizzera faceva da modello a designer di quasi tutto il mondo – e da allora non ha smesso di essere utilizzato.
Times New Roman
Questo carattere fu disegnato nel 1931, su incarico del quotidiano The Times, da Stanley Morison, uno dei più importanti tipografi e studiosi inglesi, insieme a Victor Lardent, un grafico che lavorava presso il quotidiano. L'intento di Morison era quello di creare un carattere che pur mantenendo elementi classici andasse incontro alle esigenze di un quotidiano, ovvero avere una buona leggibilità, nitidezza di stampa e risparmio di spazio.
Nel frattempo, il quotidiano inglese è da tempo passato ad altri caratteri, e il Times New Roman è diventato uno standard presente su quasi ogni computer.
Gotham
Anche se è stato disegnato nel 2000 da Tobias Frere-Jones, Gotham riporta in auge modelli della tradizione americana, e più precisamente i caratteri usati per le insegne tra gli anni 30 e gli anni 50. Forse è per rassicurare l'elettorato americano che questo carattere è stato scelto nel 2008 per la campagna elettorale di Barack Obama.