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Questo articolo è stato pubblicato il 20 gennaio 2011 alle ore 15:12.
Il «Fronte dell'Uomo Qualunque» di Guglielmo Giannini, il movimento che alle elezioni politiche del 2 giugno 1946 ottenne il 5,3% dei consensi degli italiani appena uscita dal fascismo e dalla guerra, oggi si chiamerebbe «Partito du pilu» di Cetto La Qualunque e avrebbe un potenziale elettorato del 9%. Cetto La Qualunque, al secolo è Antonio Albanese, protagonista del film «Qualunquemente», in uscita nelle sale questo weekend, è un candidato di pura finzione, come il suo partito. I suoi potenziali elettori, invece, sono italiani veri, in carne e ossa che alle urne metterebbero la croce sul suo nome.
Il sondaggio vero del partito finto
I dati emergono da un sondaggio dell'istituto Lorien Pubblic Affairs, divisione di Lorien Consulting, commissionato dal mensile «Formiche», curato da Paolo Messa, per il numero di febbraio, anticipato oggi dal Riformista. L'indagine ha coinvolto un campione rappresentativo di 600 cittadini, strutturati per sesso ed età, intervistati tra il 13 e il 14 gennaio 2011. Per rendere la finzione più realistica i promotori del film hanno utilizzato finti gazebo elettorali con tanto di militanti, gadget, firme, foto ricordo e in cotanta scenografia, il «Partito du pilu» si è presentato agli elettori con lo slogan «chiu pilu per tutti», più pelo per tutti. In quella settimana (prima, quindi, che scoppiasse il caso di Ruby Rubacuori con le piccanti rivelazioni sulle feste in casa del premier, Silvio Berlusconi), solo il 22,7% del campione conosceva lo slogan e aveva sentito parlare di Cetto La Qualunque. Ma nella geografia elettorale, il suo partito avrebbe ottenuto un 2,3% di voti certi e un 6,8% di voti probabili. Il 16,8% ha risposto che avrebbe votato «probabilmente no», il 66,8% «sicuramente no». Gli indecisi il 7,4%.
Cetto batte Rutelli, Lombardo, Bonino
Nel sondaggio Lorien, i voti certi dell'Uomo Qualunque hanno superato quelli dell'Api di Rutelli (1,3%), della Federazione della sinistra (1,2%), dei Radicali (0,7%), dell'Mpa di Raffaele Lombardo (0,5%). Con l'aggiunta del 7% circa di voti probabili, i qualunquisti sarebbero in vantaggio su Sinistra e libertà (7,7%), Udc (6,7%), Idv (6%) e Futuro e libertà (5%), ma anche sul moralista Beppe Grillo (3,4%). Insomma, fatta eccezione per Pdl (30,2%), Pd (24,8%) e Lega (12,3%), il cafone e depravato Cetto sarebbe un temibile concorrente per tutti i partiti minori.