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Questo articolo è stato pubblicato il 05 agosto 2011 alle ore 20:13.

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Gli alieni poveri e la coppia più bella del mondo: Locarno strizza l'occhio a fantascienza e romanticismo. Nella foto l'attrice americana, Brit Marling, protagonista di "Another Earth", in concorso alla 64a edizione del Locarno Film Festival (Epa)Gli alieni poveri e la coppia più bella del mondo: Locarno strizza l'occhio a fantascienza e romanticismo. Nella foto l'attrice americana, Brit Marling, protagonista di "Another Earth", in concorso alla 64a edizione del Locarno Film Festival (Epa)

Dopo tre giorni di programmazione e scrutando il calendario di incontri e proiezioni fino al 13 agosto, sembra ormai evidente che questa 64ª edizione sia la migliore degli ultimi anni. Molta ricerca stilistica ma anche un occhio alle star, così Olivier Père sembra aver trovato la ricetta giusta, dimostrando, dopo i successi alla Quinzaine des Realisateurs, di essere uno dei nomi più importanti della scena dei festival cinematografici internazionali. In un periodo di crisi, in cui nel condurre i festival sembra mancare coraggio, fantasia e apertura mentale, Locarno va controcorrente. Persino nella sua giornata più pop, quella in cui cala le star, in attesa di Harrison Ford, Daniel Craig e Olivia Wilde per Cowboy vs. Aliens.

Film di diverso genere ma di sicuro appeal verso il pubblico, il tris si apre con Another Earth. Mike Cahill dirige uno strano melodramma di fantascienza, se possiamo definirlo tale. Quest'opera, infatti, che il cineasta ha scritto con l'affascinante protagonista Brit Marling, parte da un presupposto molto particolare e spesso preso in esame dalla sci-fi: la presenza di un pianeta-specchio. Qui diventa una certezza, una Terra 2 che diventa parte dell'immaginario e del panorama di questa storia.
Tutto parte da lì, persino il tragico incidente in cui Brit, promettente minorenne già iscritta al MIT spezza la vita di tre persone, di una famiglia, per scrutare il cielo alla ricerca di questo mondo fotocopia. Pagherà la sua disattenzione e cercherà la redenzione, anche attraverso quello stesso astro invadente che, fin dal primo contatto, sembra una replica vivente del nostro. Curiosa impostazione, persino interessante, se non fosse che dopo una prima parte interessante e tesa, ci si scioglie nel drammone sentimentale che sembra richiamare un Von Trier appena più sobrio. Non convince del tutto Another Earth, anche se molti addetti ai lavori e il pubblico lo hanno accolto benissimo.

E' piaciuto anche Friends with benefits (in Italia uscirà con l'ancora più malizioso titolo Amici di letto- istruzioni per l'uso). La trama è ormai proverbiale: due amici, Justin Timberlake e Mila Kunis (che belli, che bravi, che chimica!), sono una frana in amore. Hanno genitori ingombranti, storie sbagliate alle spalle, ideali troppo alti, animi troppo sensibili. E così trovandosi meravigliosamente bene insieme, da migliori amici decidono di dividere anche il letto: senza coinvolgimenti nè ipocrisie. Non può funzionare ovviamente, specialmente se funziona troppo bene. Non vogliamo aggiungere altro se non che questa rom-com diretta diligentemente da Will Gluck scorre via che è un piacere, grazie a dialoghi sopra la media e a un'ottima intesa tra i protagonisti.


Si chiude con Attack the Block, davvero una bella sorpresa. Opera prima di Joe Cornish, cosceneggiatore del prossimo Tin Tin di Steven Spielberg, scaraventa alieni che sembrano un incrocio perverso e arrabbiatissimo tra barbapapà e muppets su un "block" della periferia di Londra. Fantascienza classica, con tanto di trucchi d'epoca - dai mostriciattoli alle scene d'azione - Cornish si è abbeverato alla fonte di Spielberg, Dante (Joe, non Alighieri) e Walter Hill. E si vede.

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