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Questo articolo è stato pubblicato il 09 luglio 2012 alle ore 16:04.

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Ci sono altre spese che vengono dal passato e che non si possono tagliare? Sì, le pensioni in essere, che in Italia occupano una grossa fetta di spesa. Abbiamo fatto delle riforme per mettere il sistema previdenziale sulla retta via e i nuovi pensionati avranno pensioni meno generose. Ma non si può ridurre la pensione ai vecchi pensionati (anche se la Grecia è stata costretta a farlo).

Ora, cosa succede alla quota di spesa primaria se togliamo anche le pensioni? Se togliamo, cioè, tutta la spesa ereditata dal passato? Un passato certo non bello, ma che non possiamo cambiare; come dicono a Napoli, «chi ha dato ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto ha avuto, scurdammuce u' passato…». Succede che l'Italia diventa, fra i Paesi dell'Eurozona, quello che spende di meno.

A questo punto, molti di voi diranno, c'è qualcosa che non va. Come si conciliano questi dati con l'evidenza di tanti sprechi, tante malversazioni, tante fannullonerie, tanti costi scandalosi...? Non c'è necessariamente contraddizione. La spesa può essere bassa e allo stesso tempo di cattiva qualità, cioè segnata da sprechi e scandali.

Capite, quindi, che quando si dice che bisogna ridurre la spesa pubblica l'impresa che ci si para davanti è una da "far tremar le vene e i polsi". Bisogna ridurre una spesa che è già bassa nel confronto internazionale; e anche se lo si potesse fare, come tutti ci auguriamo, eliminando gli sprechi e gli imbrogli, alla fine ci troveremmo nella stessa situazione: una spesa ancora più bassa, proprio in un Paese come l'Italia che ha invece bisogno di molta (e buona!) spesa pubblica.

Insomma, la spesa pubblica in Italia è essenzialmente un problema di qualità della spesa più che di quantità. Bisogna lavorare di cesello e non di sciabola. Per risparmiare bisogna ripensare tutta l'organizzazione industriale dello Stato, specie per quanto riguarda il territorio: accorpare i Comuni, abolire le Province, cambiare i dirigenti del Servizio sanitario nazionale al Sud e mandare commissari... Ci vogliono riforme delle procedure di spesa, dello statuto dei dipendenti pubblici, dei poteri dei capufficio e dei direttori...

Per essere cittadini responsabili bisogna capire i problemi: quando sentite dire che bisogna tagliare la spesa ricordate che non si tratta semplicemente, come pensano molti, di chiudere il portafoglio e basta. La spesa pubblica è uno strumento potente, che può fare il bene o il male di un Paese.
Bisogna prima di tutto preoccuparsi di dare ai cittadini dei servizi pubblici efficienti. Se poi, facendo così, si risparmia, tanto meglio.

fabrizio@bigpond.net.au

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