Improvvisamente la grazia

Così, Paulo Coelho – l'autore di un libro che s'intitola veramente Il manuale del guerriero della luce – avrebbe dichiarato che James Joyce – l'uomo che ha creato l'Ulisse – è uno scrittore sopravvalutato. È come se i Fichi d'India accusassero Totò di non far ridere.

Eccolo lì, Coelho, sotto forma di nuovo romanzo – o ulteriore viaggio spirituale, stavolta lungo la Transiberiana – con un titolo, Aleph, blasfemo nel suo omaggio (o plagio) a Borges. Il libro, con la copertina in stile Harmony-new age (donna in sottoveste davanti alle onde), fa bella mostra di sé sul tavolino di plastica sotto un ombrellone, un caravanserraglio costruito con l'apparentemente caotica disposizione di sdraio, tavoli e lettini, zainetti, secchielli, passeggini, borse termiche, parei, ciabatte, tubetti di crema abbronzante, iPad, bimbi urlanti, palloni, e materassini gonfiabili a forma di coccodrillo.
Alla mia destra sono arrivati un ragazzo e una ragazza, entrambi biondi: avranno al massimo diciassette o diciotto anni. Il ragazzo indossa un costume a fiori gialli e blu che gli arriva appena sopra il ginocchio; ad un maschio della mia generazione (quella subito precedente) quello stesso costume lambirebbe i polpacci: ma questi – e sono tanti, qui in spiaggia – sono un'altra razza, sottili come un remo e con dei femori da dinosauro. La ragazzina – che Boiardo avrebbe descritto "coi capei d'oro, a meraviglia bella" – sta ridendo per qualcosa che il suo amico deve averle detto sottovoce, e ora che la spio dietro le lenti dei miei occhiali da sole, vedo i suoi denti bianchi, appena un po' all'infuori, e la punta delle spalle che va su e giù al ritmo della sua allegria. Un giro di vento trasporta fino a me uno scampolo di conversazione: "Ci sei stata a Formentera?" "L'anno scorso. E m'è bastata. Calcola che sono tornata con la bronchite".

Il ragazzo si toglie gli occhiali da sole per pulirli, poi si mette in bocca una delle due stanghette di metallo; lei posa la sua mano lunga e abbronzata sulla sua spalla e per qualche istante stanno così, fermi come un quadro. La speciale grazia della giovinezza è il solo antidoto contro i gabbiani che si raggruppano sul pattino di salvataggio e ti osservano cattivi e contro la consapevolezza di vivere in piena decadenza, in un tempo in cui i padiglioni d'oro di Bisanzio si sbriciolano come biscotti.
"SE SEMO DIVERTITI 'NA CIFRA"
Ho deciso di averne abbastanza e, stravolto dal sole dell'ultimo pomeriggio, mi rifugio sulla veranda dello stabilimento; leggo Tolstoj che prepara accuratamente la grandiosa scena della battaglia di Borodino, oltre a descrivere di sfuggita il carattere dei popoli europei: "Il Francese è sicuro di sé perché si crede irresistibile con tutta la sua persona. […] L'Inglese è sicuro di sé perché è cittadino dello stato meglio organizzato del mondo. […] L'Italiano è sicuro di se perché è emotivo e dimentica facilmente se stesso e gli altri. […] Il Tedesco è il più sicuro di sé e il più antipatico, perché immagina di conoscere la verità: la scienza che ha inventato egli stesso, ma che per lui è la verità assoluta". È il 1812 o il 2012? Duecento anni dopo, niente sembra essere cambiato.

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