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Questo articolo è stato pubblicato il 17 febbraio 2013 alle ore 00:26.

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Marco Mengoni (LaPresse)Marco Mengoni (LaPresse)

Elio e le Storie Tese, voto: 9
Il primo premio della serata, quello della critica è andato ad Elio e le storie tese che si sono aggiudicati anche il premio per il miglior arrangiamento. Proseguendo sulla scia del trasformismo la loro avventura sanremese e dopo la performance nelle vesti di un gruppo di nani, per la finale del Festival la band ha scelto il look 'fat' alla Botero: tutti obesi sul palco dell'Ariston, tra gli applausi del pubblico, per cantare "La canzone mononota". Se «Dannati forever» era una classica provocazione alla Elio, questa è forse il brano più complesso in sessantatre edizioni di Festival. Solo loro al mondo potevano concepirlo, solo loro in Italia riescono a riprodurla dal vivo. In cinque giorni di kermesse hanno giocato a osare sempre di più, tra travestimenti improponibili (fronti alte e abiti clericali) e geniali sfide lanciate al buonsenso. Farà epoca il coinvolgimento di Rocco Siffredi nella serata di Sanremo Story.

Daniele Silvestri, voto: 8
Come diceva qualcuno, la politica nell'arte è come un colpo di pistola esploso nel bel mezzo di un concerto. Ci ha fatto proprio questo effetto «A bocca chiusa»: un brano con l'indiscutibile merito di obbligare alla riflessione anche gli spettatori più distratti, quelli che magari, tra un pezzo e l'altro, si appisolano. L'Italia musicale ha bisogno di gente come Daniele Silvestri.

Max Gazzé, voto: 5
Quando apparve a Sanremo era l'originale, il dissacratore. All'ennesima sua apparizione al festival, sembra piuttosto «il bravino». Nel senso che abbiamo capito cosa sa fare, ma non abbiamo compreso per quanto tempo ancora vorrà fare sempre questa stessa cosa. Al di là dell'unza unza time, «Sotto casa» è un pezzo «alla Max Gazzè». Ci sarebbe piaciuto ascoltare un pezzo «di Max Gazzè», con un briciolo di rischio in più.

Simone Cristicchi, voto: 6,5
Cristicchi è uno che si salva sempre grazie al suo humour nero. Anche quando è meno ispirato del solito. «La prima volta (che sono morto)» ci ha divertito, anche se avremmo preferito qualche citazione in meno e qualche trovata a sorpresa in più.

Malika Ayane, voto: 7
La musica leggera italiana ha una nuova signora, con timbro inconfondibile e raro gusto nelle esecuzioni. A Sanremo Story l'abbiamo anche scoperta ballerina: chi l'avrebbe mai detto! «E se poi» andrà lontano.

Marta sui Tubi, voto: 6,5
A Sanremo suonano insoliti. Pubblico televotante e sala stampa hanno fatto passare «Vorrei» al posto di «Dispari», brano su cui la band puntava di più, ma il bello di questa curiosa edizione stava anche in questi possibili «incidenti di percorso». Al fin della fiera hanno divertito, pure nella serata Sanremo Story in cui hanno ospitato la leggendaria Antonella Ruggiero.

Almamegretta, voto: 6,5
Band leggendaria del circuito indie, gli Almamegretta sono arrivati in finale con il dub interessante di «Mamma non lo sa». Una ventata di freschezza in riviera, anche se ad ascoltare il pezzo viene un po' di nostalgia per il cantato napoletano di Raiz. Bella anche la performance a Sanremo Story, con il sax di James Senese e la voce di Marcello Coleman.

Infine votazione a parte per Luciana Littizzetto : voto 8
Dalla farfallina di Belen Rodriguez del Festival di Sanremo 2012 all'abito-farfalla di 'Belan' Luciana Littizzetto della finale del Festival 2013. È la prima sorpresa della serata, dopo l'intensa apertura garantita dalla direzione dell'Orchestra sinfonica di Sanremo da parte del maestro Daniel Harding che ha eseguito un brano di Wagner e uno di Verdi, in omaggio ai due grandi della musica di cui quest'anno ricorre il bicentenrario della nascita. L'effervescente conduttrice ha quindi sorpreso Fabio Fazio, il quale ha detto di non essere a conoscenza di quale sarebbe stato il vestito di apertura della Littizzetto. La mattatrice del festival è entrata in scena con un costume da farfalla. "Sono Belan, siamo tre fratelli, Belen, Belan e ..." ha detto ridendo. E qui interviene Fazio temendo la battuta finale: "In Liguria non si puo' dire". "Mi sono anche un pò stufata di mettermi i costumi, vestiti tu da zombie che ci metti un attimo" è stata la sua risposta a Fazio.

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