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Questo articolo è stato pubblicato il 25 febbraio 2013 alle ore 07:38.

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Seconda statuetta invece per l'istrionico Christoph Waltz (dopo quella per «Bastardi senza gloria» nel 2010) come miglior non protagonista per «Django Unchained» di Quentin Tarantino: l'attore austriaco ha superato in extremis la concorrenza di Tommy Lee-Jones («Lincoln») e di Alan Arkin («Argo»). Altalenante omaggio agli spaghetti western, «Django Unchained» ha inoltre vinto il riconoscimento per la miglior sceneggiatura originale, scritta dallo stesso Tarantino.

Nelle categorie delle interpreti femminili tutto è andato secondo copione: Jennifer Lawrence miglior attrice per «Il lato positivo» di David O.Russell, nelle nostre sale da giovedì 7 marzo, si conferma una delle nuove leve più talentuose del cinema a stelle e strisce, anche se avremmo preferito veder salire sul palco l'ottantacinquenne Emmanuelle Riva, memorabile in «Amour» di Michael Haneke, o la sempre più sorprendente Jessica Chastain di «Zero Dark Thirty».

Niente da dire invece sulla scelta per la miglior attrice non protagonista: Anne Hathaway si è meritata la statuetta grazie alla sua impegnata e complessa performance (soprattutto dal punto di vista canoro) ne «Les Misérables», il musical di Tom Hooper votato anche per il miglior mixaggio sonoro e per il miglior trucco.

Tutti d'accordo sull'Oscar ad «Amour» dell'austriaco Michael Haneke come miglior film straniero, mentre non convince completamente la scelta per la categoria dell'animazione: l'Oscar è andato a «Ribelle-The Brave» della Pixar, pellicola riuscita ma piuttosto tradizionale, mentre in molti avrebbero gioito nel veder trionfare Tim Burton e il suo «Frankenweenie», un gioiello in stop-motion decisamente più coraggioso e anticonvenzionale. La Walt Disney Pictures si è rifatta con il successo del toccante «Paperman» come miglior corto animato.

Nessuna sorpresa nel gruppo dei documentari: il premio è andato a «Searching for Sugar Man» dello svedese Malik Bendjelloul, incentrato sulla ricerca (da parte di due ragazzi sudafricani) di una misteriosa star del rock'n'roll degli anni '70, Sixto Rodriguez, rimasta per diversi anni lontano dal palcoscenico.
Nella serata in cui sono stati celebrati i cinquant'anni di James Bond (Shirley Bassey ha intonato il tema di «Goldfinger» in uno dei momenti più toccanti dell'intera cerimonia), due Oscar sono andati a «Skyfall», l'ultima avventura dell'agente 007: miglior canzone originale (l'omonima «Skyfall» di Adele) e miglior montaggio sonoro ex aequo con «Zero Dark Thirty».
Ad arricchire le performance musicali, Barbra Streisand ha cantato «The way we were» in seguito alla sequenza in omaggio ai protagonisti del mondo del cinema scomparsi lo scorso anno: tra questi sono stati ricordati anche gli italiani Tonino Guerra e Carlo Rambaldi.

In conclusione, una menzione all'ottima conduzione della serata da parte di Seth MacFarlane, uno dei presentatori più frizzanti e spiritosi delle ultime edizioni, di cui rimarrà nella memoria l'irresistibile siparietto iniziale in coppia con William Shatner, il celebre capitano Kirk della serie «Star Trek».

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