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Questo articolo è stato pubblicato il 21 giugno 2013 alle ore 08:17.

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Congiunture astrali favorevoli
Nel 2018 è prevista una serie di congiunture celestiali che hanno a che fare con le correnti gravitazionali che permetterebbero di andare e tornare dall'orbita marziana a una navicella con la struttura tipo quella elaborata da Dennis Tito in soli (!) 500 giorni circa, contro i due anni solitamente stimati in condizioni normali. Il record di giorni nello spazio è detenuto dal cosmonauta russo Valeri Polyakov, che passò a metà degli anni Novanta 438 giorni in una navicella spaziale. Tito, che pensa a tutto, vorrebbe mandare in missione una coppia, che dovrebbe tollerare tanto tempo assieme, che abbia superato l'età per avere figli, per evitare la sorpresa di una gravidanza tra le stelle o che le radiazioni causino infertilità. Ma il ritorno sulla Terra è anche molto problematico: la navicella allo studio di Tito rientrerebbe nell'atmosfera terrestre a 14,2 chilometri al secondo, molto più degli 11 chilometri al secondo con cui rientrò l'Apollo: nessun schermo di calore a oggi conosciuto resiste a questa velocità di rientro.
Se per il 2018 non si dovesse essere pronti, la prossima congiuntura celeste favorevole a una missione di questo genere – la riduzione del tempo comporta una riduzione in termini di rifornimenti e di riserve di cibo e acqua – è prevista per il 2031.

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