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Questo articolo è stato pubblicato il 08 ottobre 2013 alle ore 16:01.

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(Courtesy Michele Sereni)(Courtesy Michele Sereni)

Negli anni '70, quelli della guerra fredda, il mondo visse nel terrore di una guerra nucleare. Poi, grazie al dialogo tra i leader delle due grandi potenze che tenevano in scacco l'umanità con la minaccia di una guerra atomica, si venne a creare quell'equilibrio che, progressivamente ha fatto "dimenticare" all'uomo quei giorni di paura.

È un equilibrio precario, talmente sottile, che ogni tanto rischia di essere incrinato dai proclami di qualche dittatore che svela al mondo di poterlo radere al suolo schiacciando un bottone. Di solito, placata la furia del dittatore con equilibrismi diplomatici, l'allarme rientra e le persone tornano a "dimenticare" che qualcuno in qualche parte del pianeta magari non sbraita più, ma continua ad avere il potere di vita e di morte su una larga fetta di umanità.

Fino a quando esisteranno armi nucleari nessun uomo potrà sentirsi al sicuro, finché un disarmo del cuore di ogni essere umano non sarà avviato nessuna politica di pace e disarmo potrà dirsi efficace.

Così, per invitare a una riflessione su un tema tanto delicato e cruciale per il genere umano, è nata la mostra "Senzatomica. Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari". Pensata dall'Istituto buddista italiano Soka Gakkai, seguendo l'insegnamento del suo presidente, Daisaku Ikeda che ogni anno il primo gennaio presenta alle Nazioni Unite una proposta di pace senza perdere mai la fiducia nella fondamentale bontà dell'uomo, Senzatomica fa tappa a Bologna. Dopo quelli di Milano e Firenze, l'esposizione, composta di 42 pannelli principali e 12 dedicati ai bambini, viene ora ospitata dal Comune di Bologna (che assieme a Regione Emilia Romagna, Provincia e Università ha dato il patrocinio all'evento). Dall'11 ottobre al 3 novembre, presso la sala d'Ercole di Palazzo d'Accursio, Senzatomica dipana il suo percorso di pace attraverso immagini e testimonianze video di alcuni "hibakusha", i sopravvissuti alle esplosioni di Hiroshima e Nagasaki.

La mostra, aperta ad ingresso libero, ogni giorno dalla domenica al giovedì dalle 9 alle 20, il venerdì e il sabato dalle 9 alle 22, spiega come sia possibile, umanamente possibile, gettare le basi di un solido e duraturo disarmo nucleare, partendo proprio da quello personale. Attraverso un dialogo sincero, rispettoso delle differenze e delle divergenze, è il messaggio ultimo di Senzatomica, l'uomo può costruire una pace globale e regalare alle generazioni future un mondo in cui la vita non sarà più legata alla possibilità di qualcuno di premere un bottone.

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