L'Amarone della Valpolicella

Vendemmia a fine settembre e, dopo l'appassimento naturale, si ha la pigiatura a gennaio.
Dopo la vinificazione in acciaio, l'affinamento è per circa 5 anni e mezzo in botti grandi e tonneaux di rovere di Slavonia, a cui segue un anno in bottiglia.
Anche qui gli abbinamenti consigliati sono con i formaggi stagionati e la selvaggina, ma tale ne è la ricchezza e la complessità da proporlo come vino da meditazione!
Procedo con piacere alla degustazione: il colore è sì rosso rubino, ma profondo ed intenso.

I profumi affiorano lentamente ma senza soluzione di continuità, con note speziate che tendono man mano a sopravanzare i sentori dell'appassimento.
Il frutto rosso non manca, ma mi piacciono molto le note erbacee, officinali, oserei dire balsamiche. E' in continua evoluzione: ora è il momento della mentuccia e di chissà che altro.

Al gusto è di grande impatto, deciso, imperioso ma con tannini ed acidità in armonioso equilibrio.
Un amarone della tradizione, classico, ben fatto, in grado di entusiasmare e coinvolgere. E' ovviamente dotato di un grande retrogusto e di una chilometrica persistenza finale.
Prezzo in enoteca: 70-75 Euro
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