Stati Generali della Cultura: i passaggi salienti della giornata nelle parole dei protagonisti
Stop agli ingressi gratuiti nei musei per i visitatori sopra i 25 anni, aperture serali il venerdì, ritorno della Storia dell'arte come materia di insegnamento nei licei. Sono alcune delle novità sul fronte della valorizzazione dei beni culturali annunciati dei ministri dei Beni culturali e dell'Istruzione nel corso della terza edizione degli Stati generali della cultura a Roma. Vediamo i passaggi salienti della giornata nelle parole dei protagonisti.
2. Cultura / Franceschini: camminiamo su pepite d'oro e non ce ne accorgiamo
«Quando si è nella crisi e non ci sono le risorse, la prima tentazione, naturalmente, è quella di tagliare la cultura a livello locale o a livello nazionale. Si taglia lì perché si pensa che sia qualcosa in più. Questo è veramente lo sbaglio che dobbiamo rovesciare». Sono le parole utilizzate dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini nel suo intervento agli Stati generali della cultura che si sono svolti nella Capitale.. «Adesso - ha sottolineato il ministro - la stagione dei tagli si è fermata e dobbiamo passare alla stagione degli investimenti». Il patrimonio artistico e culturale italiano, ha ricordato Franceschini, è un «enorme tesoro: ho l`impressione che camminiamo su un terreno di pepite d`oro e che non ce ne accorgiamo da anni. È su quello che dobbiamo davvero investire e in cui dobbiamo credere, ed è anche soprattutto una grande missione in questa stagione di tagli».
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