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Questo articolo è stato pubblicato il 22 maggio 2010 alle ore 08:13.
Le premesse erano già state create a febbraio, durante il Forum del Mediterraneo organizzato da Confindustria a Roma. E già stanno arrivando i primi risultati concreti. Domani il presidente della Piccola industria, Vincenzo Boccia, firmerà ad Algeri un accordo di partenariato con il Forum des Chefs d'Entreprise, cioè la più importante Confindustria algerina.
L'obiettivo è mettere in rete e poter scambiare dati e informazioni economiche sui due Paesi. Ma non solo: si vuole realizzare una vera e propria "business community" spiega Boccia, per consentire alle aziende di avviare via internet alleanze ed accordi di partenariato, facendo affari via web.
Si parte con l'Algeria, per arrivare, quanto prima possibile, ad una "business community" dell'area del Mediterraneo. «Il nostro lavoro è portare le piccole imprese nel mondo. Il portale deve essere un luogo di incontro e di collaborazione per le aziende», spiega Boccia.
La firma dell'intesa avverrà durante il convegno che si terrà ad Algeri dal 23 al 25 maggio, organizzato dalla Camera dei deputati algerina, dal titolo "Giornate parlamentari sul ruolo delle pmi per lo sviluppo economico e sociale. L'esperienza italiana e algerina", sotto l'Alto patronato del presidente dell'Assemblée Nationale Populaire e della Camera dei Deputati italiana. Per l'Italia saranno presenti, tra gli altri, il sottosegretario agli Esteri, Stefania Craxi, e il presidente della Commissione lavoro della Camera, Silvano Moffa.
Una delle relazioni di fronte ai deputati algerini sarà tenuta proprio da Boccia. Le grandi imprese, dice il presidente della Piccola di Confindustria, sono già presenti in Algeria, specie nel settore energetico. Si tratta ora di aumentare la collaborazione tra il tessuto imprenditoriale più diffuso: «Nell'area Sud del Mediterraneo la struttura imprenditoriale prevalente è di piccole aziende, ciò favorisce la partnership con le nostre», spiega Boccia, sottolineando che in Confindustria il 97% degli associati sono piccole imprese.
Non si tratta di far crescere le esportazioni: «Bisogna superare il concetto di export per arrivare a quello di co-sviluppo. Crescere insieme per spingere, nel nostro ruolo di imprenditori, anche una maggiore integrazione politica». E la Piccola industria di Confindustria diventa un laboratorio di questa nuova strategia di sviluppo.