Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 23 maggio 2010 alle ore 08:11.
Cristina Casadei
Sperimentazione, flessibilità e futuro: sono le tre parole a cui si lega l'accordo per il rinnovo del contratto del tessile-abbigliamento firmato ieri da Sistema moda Italia e Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilta-Uil, dopo la no stop iniziata mercoledì. L'intesa unitaria ha previsto per la parte economica un aumento di 102 euro lordi per 36 mesi (parametrato al 3° livello super) con una somma a titolo di una tantum di 40 euro lordi. La prima tranche (giugno 2010) sarà di 20 euro, la seconda (aprile 2011) di 40 e la terza (aprile 2012) di 42.
«Abbiamo ricercato gli strumenti per migliorare la competitività delle imprese, senza dimenticare la gravità del momento», spiega il presidente di Smi, Michele Tronconi. A dimostrarlo «sia il valore dell'incremento salariale complessivo, a regime in tre anni, sia quello definito come primo scaglione, relativo all'anno in corso», aggiunge. Ma non solo. È un contratto dal forte contenuto innovativo «con cui le imprese hanno scelto di scommettere sulla sperimentazione di alcuni istituti per rispondere alle esigenze del mercato», spiega Carlo Mascellani, responsabile area relazioni industriali e formazione di Smi che ha guidato la delegazione delle imprese. In particolare, è stata istituita una nuova procedura per affrontare, in sede aziendale, il tema delle flessibilità attraverso l'individuazione – in via preventiva – degli strumenti contrattuali opportuni per poter gestire in tempo reale le emergenze produttive e cioè flessibilità ordinaria e tempestiva, lavoro straordinario, modifica temporanea dei regimi di orario di lavoro, ferie e permessi. «Questa è una grande scommessa sulla collaborazione tra imprese e lavoratori – aggiunge Mascellani –. Se ci sarà collaborazione però permetterà alle aziende di affrontare le emergenze non programmabili e ai lavoratori di avere un minimo di visibilità dei problemi aziendali e quindi la possibilità di capire meglio le soluzioni che si cercano insieme».
Non è stato un contratto «schiacciato dalla crisi – interpreta il vicegretario generale della Filctem, Valeria Fedeli –, ma è caratterizzato da innovazione e qualità. Con l'accordo sulla flessibilità per la prima volta abbiamo inserito in questo contratto una procedura per fare la contrattazione in anticipo rispetto agli eventi che ormai non sono più programmabili. Nel tessile la contrattazione degli orari di lavoro è l'elemento da sempre qualificante: questo è il settore che più di altri ha costruito la sua storia con l'adattamento degli orari alle esigenze delle imprese e dei lavoratori». Con l'applicazione di questa procedura, è concessa alle aziende la possibilità di utilizzare collettivamente e monetizzare i permessi per riduzione di orario e di recuperare la flessibilità a livello individuale.