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Economia Aziende

Reti d'impresa cruciali, ora servono incentivi

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Questo articolo è stato pubblicato il 10 giugno 2010 alle ore 08:05.


«Sono molto contento che nella manovra finanziaria sia stato dato un riconoscimento ufficiale all'importanza strategica della promozione delle reti tra imprese, ora non bisogna perdere tempo e far sì che rapidamente possano essere disponibili, con il varo di norme specifiche, incentivi reali per le imprese». Aldo Bonomi, bresciano vicepresidente di Confindustria per le politiche territoriali e i distretti industriali, parla con emozione di un risultato importante per l'intero sistema industriale.
«Il nostro è il Paese delle piccole imprese, che rappresentano il 98,5% del totale – sottolinea – quindi consentire lo sviluppo di accordi di rete significa dare un impulso decisivo al rafforzamento dell'intero sistema produttivo che così può proporsi più forte e coeso sui mercati internazionali».
Bonomi è dunque molto contento perchè «finalmente dal governo è arrivato un segnale forte e chiaro in direzione di ciò che serve alle imprese e sui cui Confindustria lavora alacremente da tempo. Il ministro Tremonti si è dimostrato particolarmente sensibile alle nostre indicazioni e ai risultati dei nostri progetti. Confindustria ha sviluppato interventi sul fronte della promozione delle reti d'impresa, della formazione dei manager e del rapporto con il mondo bancario».
Ora però si apre una fase nuova, decisiva per lo sviluppo delle reti d'impresa. «Possiamo fare un importante e decisivo salto di qualità perchè, dopo il riconoscimento formale è possibile mettere in campo interventi mirati, con il varo di aiuti fiscali e incentivi. Intanto le attività di promozione delle reti di impresa sul territorio si susseguono. Martedì è stato siglato un importante accordo di rete in Abruzzo che vede come capofila una realtà protagonista del made in Italy, la Brioni».
Insomma, l'ottimismo di Bonomi deriva dal fatto che i risultati sono frutto di un clima positivo e di un metondo che funziona. «Governo e Confindustria stanno lavorando bene insieme dopo che – rileva Bonomi – negli ultimi due anni sono state sviluppate tante iniziative. Siamo però a un passaggio cruciale e dobbiamo muoverci nella direzione giusta per mettere a frutto quanto realizzato finora».

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Tags Correlati: Accordi e joint ventures | Brescia | Eni | Gruppo Bonomi | Rubinetterie Bresciane Bonomi Spa | Total | Univers | Valbia | Valpres

 

Il riferimento del vicepresidente di Confindustria è al passo successivo alla manovra finanziaria, ossia ai provvedimenti che dovranno delineare le misure concrete per le reti d'impresa. «Non dobbiamo perdere tempo – sottolinea Bonomi – ora l'essenziale è che dal confronto tra il mondo dell'impresa e il governo si arrivi a individuare gli strumenti operativi più adatti. Le imprese sono in attesa».
Le richieste a questo punto sono precise ed essenziali, per non vanificare quanto di buono realizzato finora, tenendo conto che sono già oltre 4mila le imprese interessate dai contratti di rete. «Dobbiamo evitare che ci siano vincoli burocratici – spiega Bonomi –. Ci vuole semplicità ed efficacia. Il principio della semplificazione amministrativa adesso va posto al primo punto. Necessaria poi una fiscalità di vantaggio ad esempio per le esportazioni, un punto cruciale per le Pmi e tra gli obiettivi principali delle iniziative che portano ai contratti di rete. Importanti poi anche gli incentivi alla formazione e il ruolo del fondo per le reti di impresa. Va tenuto presente che le reti di impresa interessano un po' tutti i settori e costituiscono il meccanismo che consente soprattutto alle piccole realtà di fare un salto di qualità, rispettando però l'indipendenza dell'impresa stessa. La rete non si sviluppa solo in verticale, ma anche in senso orizzontale, consentendo ad esempio importanti risultati sul piano del trasferinmento di tecnologie».
Al riguardo Bonomi cita l'esempio della Basilicata. «I piccoli fornitori di Eni e Total – rileva – si stanno mettendo insieme. Si alleano tante piccole realtà che da sole avrebbero difficoltà. Invece insieme, con il collante della rete, possono anche entrare sui mercati internazionali facendo valere i loro vantaggi competitivi. Un modello è costituito anche da quanto fatto sulla Riviera del Brenta dai calzaturieri, oppure dalle imprese di rubinetteria e valvolame per crescere in Usa».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Territori e distretti
Ruolo in Confindustria
Aldo Bonomi è vicepresidente per le politiche territoriali e i distretti industriali
Incarichi
Bonomi, nato a Lumezzane (Brescia) nel 1951, è presidente e amministratore delegato del Gruppo Bonomi: Rubinetterie Bresciane Bonomi Spa, Valpres srl, Valbia srl, Univers. È componente del Cda di Bipop-Carire. Bonomi è nella giunta dell' Associazione industriali bresciani dal 1993.
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La normativa Il riconoscimento ufficiale delle reti d'impresa nell'ambito della manovra
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Gli incentivi Le imprese chiedono che vengano definiti rapidamente i sostegni agli accordi di rete
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Aiuti all'export Uno dei punti chiave del confronto è costituito dalla fiscalità di vantaggio all'export delle Pmi

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