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Passo lento per le vacanze

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Questo articolo è stato pubblicato il 14 giugno 2010 alle ore 08:04.

Dove, come e quando andranno in vacanza gli italiani?
Per scoprirlo bisognerà attendere la fine di giugno. Non per elaborare i dati del settore, come sarebbe scontato immaginare, ma per aspettare dichiarazione dei redditi e quattordicesime.
È questa la grande variabile che condizionerà la stagione estiva 2010. La fotografia scattata dal Sole 24 Ore del Lunedì a una mappa significativa di destinazioni estive degli italiani racconta, infatti, una tendenza al rinvio.


«I portafogli degli operatori – spiega Luca Battifora, direttore generale di G40, network che conta 450 agenzie di viaggio –, hanno ancora buone disponibilità. Dall'anno scorso, infatti, la tendenza ad anticipare le prenotazioni per godere delle offerte di prezzo si è allentata. La crisi ha agito da spinta contraria e in queste ultime stagioni si notano due "periodi" di prenotazioni. Il primo, che inizia a gennaio e arriva fino a marzo, raccoglie la clientela dei viaggi di nozze o quella più esigente che vuole prenotare un determinato albergo o una specifica località, senza rischiare di non trovar posto. Il secondo, che segue una pausa di circa tre mesi e che parte a metà giugno, raccoglie il grosso del mercato». Quella parte di turisti, dunque, che alla luce di maggiori difficoltà economiche rispetto al passato, rivede al ribasso le proprie vacanze. «Una scelta molto più ponderata date le ridotte possibilità di acquisto – conclude Battifora –. D'altronde il viaggio rientra, insieme all'autovettura e ai mobili, in una delle tre spese più importanti delle famiglie».

Insomma chi viaggerà quest'estate, dovrà far quadrare i conti prima di prendere una decisione.
«Una fetta di mercato ha già prenotato –, spiega Sergio Testi, direttore tour operating Alpitour Group –. Tra marzo e aprile noi abbiamo registrato ottimi trend di crescita tra quella clientela che si vuole assicurare un certo livello di qualità. Poi c'è stato il vuoto. Resta ancora da collocare tutta quella fetta di turisti che punta a beneficiare del last minute. Sempre di più, però, chi parte sceglie una tipologia di vacanza, piuttosto che una destinazione».

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Tags Correlati: Alpitour | Andrea Giannetti | Confindustria | G40 | Gabriele Rispoli | Luca Battifora | Luigi Polito | Marevero | Massimo Zanon | Renato Scaffidi | Sergio Testi | Turismo | Valtur

 

Le offerte dell'ultimo minuto, d'altronde, proprio grazie alla crisi del settore, non mancano.
«Il fenomeno del ritardo –, racconta Gabriele Rispoli, direttore commerciale di Valtur –, si è evidenziato, per esempio, nei giovani. Valtur ha due "energy" resort – destinati a questa fascia di clientela – che hanno infatti registrato un ritardo nelle prenotazioni. E questo perchè negli ultimi due anni il turista ha verificato che può trovare posto anche prenotando tardi. In generale, comunque, negli ultimi anni l'offerta turistica è diventata più elastica e più aperta alle richieste del cliente. Sulla durata del viaggio, per esempio. In un momento difficile per le tasche delle famiglie, infatti, la vacanza si è ridotta di circa due giorni».

Scomparsi (o in disuso), dunque, dai cataloghi dei tour operator i vincoli di arrivo e partenza. Non più soggiorni da sabato a sabato, ma vacanze su misura. «Nei nostri villaggi si può arrivare anche durante la settimana –, spiega Massimo Zanon, direttore commerciale de I Grandi Viaggi –. Un diverso modo di fare le vacanze rispetto al passato, che tiene conto delle nuove esigenze. Viaggiare, in aereo o in traghetto durante la settimana, per esempio, costa meno che spostarsi durante il week end. Un'offerta più elastica, quindi, meglio si adatta alla clientela in un periodo di crisi».

Lo stesso varrebbe per le prenotazioni. «Se queste fossero diluite nel tempo –, spiega Renato Scaffidi, direttore generale di Marevero –, invece che concentrate in poche settimane, potremmo offrire ai clienti un servizio migliore. La velocità e l'efficienza massima, invece, sono le nuove tendenze. Destagionalizzare le prenotazioni però, sarebbe vantaggioso per tutti: per i clienti perchè godrebbero di ottime promozioni e per gli operatori perchè gestirebbero un flusso costante di persone e di cassa».

Chi ha giocato d'anticipo, dunque, ha beneficiato di vantaggi. «Le nostre strutture più richieste – spiega Luigi Polito, di Imperatore Travel, sono quelle che hanno offerto promozioni per le famiglie. In quest'ottica, infatti, abbiamo fatto accordi con le ferrovie e i voli, per offrire ai nostri clienti biglietti a prezzi molto competitivi».

Le attese per la stagione, però, non sono brillanti.
«Ci aspettiamo un lieve miglioramento rispetto allo scorso anno – spiega Andrea Giannetti, presidente di Assotravel Confindustria –, ma i numeri "veri" della stagione devono ancora essere fatti».
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