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Questo articolo è stato pubblicato il 16 giugno 2010 alle ore 08:08.
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Massimiliano Del Barba
Una palestra aziendale. Vacanze studio all'estero per i figli dei dipendenti. Bonus per l'acquisto e l'accesso a servizi in strutture e negozi convenzionati. E un accordo integrativo che è valso il Premio etica e impresa nella categoria Responsabilità sociale. Dietro al 28esimo posto raggiunto da Elica nella classifica europea 2010 delle migliori aziende in cui lavorare stilata ogni anno da Great Place to Work, e pubblicata di recente, c'è innanzitutto un saldo legame di fiducia fra vertici e collaboratori che ha saputo reggere anche durante i mesi difficili della crisi appena passata.
La società marchigiana specializzata nella produzione di cappe conta oggi 8 stabilimenti produttivi, di cui tre all'estero, per un totale di oltre duemila dipendenti, 1.200 dei quali in Italia. Con sede a Fabriano, per il terzo anno consecutivo è l'unica azienda al 100% made in Italy della classifica guidata dalle 15 divisioni europee di Microsoft su un totale di 1.300 imprese di 17 Paesi europei.
«Le persone che lavorano per noi sono il vero capitale della società - ha commentato Francesco Casoli, presidente esecutivo del gruppo -. E su questo presupposto sono stati basati gli investimenti fatti nel corso degli anni a favore dei dipendenti e della loro qualità di vita, dentro e fuori l'azienda». Nonostante abbia risentito del difficile momento determinato dalla crisi mondiale, Elica non solo ha continuato a investire sulle persone, ma ha anche aumentato le risorse destinate alle iniziative per chi lavora in azienda.
Da alcuni anni, ogni estate, vengono organizzate vacanze studio all'estero per i figli dei dipendenti per l'apprendimento della lingua inglese, sono previsti bonus per l'acquisto di beni e l'accesso a servizi tramite una card da utilizzare in strutture e negozi convenzionati. Inoltre è stato siglato un accordo integrativo che si caratterizza come un sistema di welfare giudicato particolarmente innovativo e per cui nel 2009 il gruppo ha ricevuto il Premio etica e impresa. «Siamo un'azienda, non una famiglia - ha chiarito il presidente esecutivo del gruppo Francesco Casoli - ma manteniamo alcuni valori per noi importanti».