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Questo articolo è stato pubblicato il 24 giugno 2010 alle ore 08:10.
ROMA
Ha fatto parlare di sè per il consiglio dei ministri sott'acqua. Un'idea che gli è venuta per attrarre l'attenzione del mondo sul problemi delle Maldive: il rischio di erosione delle isole, che nel giro di 200 anni potrebbero sparire, il clima, che con il surriscaldamento degli oceani rende sempre più difficile pescare secondo lo stile maldiviano: niente reti, ma con la lenza, con i pesci poco sotto la superficie dell'acqua (il surriscaldamento li spinge a maggiore profondità).
Quel consiglio dei ministri è stato trasmesso da tutte le televisioni e addirittura il presidente americano Barak Obama avrebbe una foto ricordo sul telefonino. Solo una tappa della strategia che il presidente della Repubblica delle Maldive, Mohamed Nasheed, continua a perseguire nell'obiettivo di una crescita ecosostenibile del Paese, riducendo a zero nel 2020 le emissioni di Co2. E punta ad attrarre investimenti nell'energia rinnovabile, nella pesca, nel turismo, infrastrutture, porti, strade, aeroporti, e sanità.
Mohamed Nasheed è in Italia da ieri: è arrivato per partecipare, come speaker, alla conferenza "Clima, energia, ambiente, come rilanciare il negoziato globale", promossa dal Centro per un Futuro sostenibile, think tank bipartisan, presieduto da Francesco Rutelli.
Oggi, invece, appuntamento all'Unione industriali di Roma, un incontro su cui si è impegnato in prima persona il presidente, Aurelio Regina. Ci saranno il suo vice per l'internazionalizzazione, Alessandro Caltagirone, e un gruppo di aziende romane interessate ad un potenziale business, dalla Vistrociset alla Fiera di Roma, agli Aeroporti di Roma, alla Healt Care Italia spa.
Ad incontrare Nasheed sarà anche il viceministro per lo Sviluppo, Adolfo Urso, con il quale il presidente maldiviano firmerà una dichiarazione d'intenti affichè il Governo italiano spinga a livello Ue per implementare gli accordi commerciali con le Maldive.
«Gli italiani sono stati tra i primi ad investire nelle Maldive nel settore del turismo. Ora ci auguriamo che arrivino anche in altri campi», dice il presidente Nasheed. Il turismo è il settore che ha un peso maggiore sul Pil, il secondo è la pesca. «Vogliamo diversificare», aggiunge. L'anno scorso è stato soprattutto il calo del turismo, a causa della crisi mondiale, a provocare un andamento negativo del Pil, anche se i primi quattro mesi dell'anno segnano già un aumento degli arrivi del 21 per cento. Quest'anno ci si aspetta una crescita complessiva del Pil del 5 per cento.