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Questo articolo è stato pubblicato il 28 giugno 2010 alle ore 19:35.
Il quotidiano francese Le Monde è affezionato alle proprie tradizioni. Tra cui quella di uscire nel pomeriggio. Un'abitudine che probabilmente verrà confermata dal trio di imprenditori (Matthieu Pigasse, Xavier Niel e Pierre Bergé) che ricapitalizzeranno il quotidiano e tenteranno il salvataggio economico della testata parigina. Un'abitudine che è però insostenibile secondo Juan Luis Cebrián, che è al vertice del gruppo spagnolo Prisa, editore di El País.
Il gruppo Prisa, in partnership con France Télecom e con la proprietà del settimanale Nouvel Observateur, aveva fatto un'offerta, poi ritirata, per iniettare i propri capitali in Le Monde. E in questa prospettiva Cebrián aveva espresso chiaramente i propri convincimenti: per risollevarsi il quotidiano di Parigi avrebbe dovuto cominciare a uscire in edicola anche la domenica e soprattutto rinunciare all'antiquato vezzo di essere un giornale dell'après-midi, visto che non c'è più spazio per i giornali del pomeriggio.
Eppure alcuni decenni fa, anche in Italia, erano vari i quotidiani che raggiungevano l'edicola nella seconda parte della giornata. Testate popolari dedite alla cronaca, come La Notte. Oppure un quotidiano con un preciso colore politico come Paese Sera. Ma anche Stampa Sera e il Corriere d'Informazione, longeve propaggini autonome di due grandi pesi massimi dell'informazione nazionale: la Stampa e il Corriere della Sera (che pure ha nel suo stesso nome un riferimento non precisamente mattiniero).
In quegli anni i giornali pomeridiani e serotini potevano offrire informazioni più fresche rispetto ai quotidiani distribuiti nel corso della notte precedente, ma questo atout è stato azzerato prima dalla televisione e poi dalle news online. E si è smarrita anche l'abitudine di tornare a casa dal lavoro sfogliando un quotidiano fresco di stampa. Tutt'al più questo può valere per la free-press, poche pagine e articoli brevissimi. E in questo senso il Sole 24 Ore e il Corriere hanno sperimentato la distribuzione gratuita pomeridiana di un mini-assaggio cartaceo del giornale del giorno successivo. Intanto però, già tra l'inizio degli anni Ottanta e la metà del decennio successivo, i giornali del pomeriggio si erano gradualmente estinti.