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Questo articolo è stato pubblicato il 02 luglio 2010 alle ore 12:20.
Il tasso di disoccupazione si é mantenuto invariato a maggio, per il terzo mese consecutivo, all'8,7%. È quanto emerge dal rapporto sul mercato del lavoro diffuso questa mattina dall'Istat. Sempre a maggio il numero degli occupati (dati destagionalizzati) risulta in calo dello 0,2% rispetto ad aprile e dell'1,1% su maggio 2009. Il tasso di occupazione é pari al 56,9%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali su aprile e di 0,8 punti rispetto allo stesso periodo del 2009. Il numero di persone in cerca di occupazione scende dello 0,1% su aprile, con un aumento del 15,5% su maggio 2009.
Il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni é aumentato dello 0,4% rispetto ad aprile e dello 0,9% sullo stesso mese del 2009. Il tasso di inattività é pari al 37,7% (+0,2 punti percentuali sia rispetto ad aprile che a maggio 2009). Tra maggio 2009 e maggio 2010 il numero dei disoccupati é aumentato di 360mila unità.
Cala la disoccupazione maschile, sale quella femminile. Dai dati diffusi oggi dall'Istat emerge una diminuzione della disoccupazione maschile (-0,6% rispetto al mese precedente) e un aumento di quella femminile (+0,3%). Su base tendenziale, tuttavia, si registra una crescita della disoccupazione maschile del 16,8% e del 14% per quella femminile. Il tasso di disoccupazione maschile risulta pari al 7,7%, quello femminile al 10,1%
Disoccupazione giovanile ai massimi dal 2004. A casa un giovane su tre. A preoccupare è anche l'aumento della disoccupazione fra i giovani fra i 15 e i 24 anni: qui il tasso di disoccupazione è salito a maggio al 29,2% dal 29,1% di aprile (dato rivisto). Si tratta del dato più elevato dall'inizio delle serie storiche, ovvero dal 2004.
Idv, «Uno schiaffo al governo». I dati diffusi oggi dall`Istat sulla disoccupazione sono "uno schiaffo a questo Governo che non riconosce la profondità della crisi e dei processi sociali che stanno mettendo ai margini i lavoratori, soprattutto i precari, i giovani e le donne, le piccole e medie imprese e gli artigiani». Lo afferma in una nota il responsabile welfare e lavoro dell`Italia dei Valori, Maurizio Zipponi. Che aggiunge: «sarebbe interessante conoscere una proiezione fino a dicembre 2010, quando la disoccupazione reale arriverà abbondantemente oltre il 10 per cento, visto che andranno in scadenza una serie di strumenti di protezione sociali come la cassintegrazione ordinaria e in deroga».