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Questo articolo è stato pubblicato il 06 luglio 2010 alle ore 10:49.
Tecnocasa mostra ottimismo nei confronti del mercato immobiliare, supportata dai positivi conti 2009 chiusi9 con un attico di 30 milioni di euro contro i 32 del 2008 e i 40 del 2007. Stiamo parlando della holding in cui quindi non rientrano solo le attività di intermediazione ma anche lo sviluppo immobiliare con La ducale o l'attività di mediazione creditizia soprattutto con il marchio Kiron.
Le previsioni 2010 del più grande network immobiliare nazionale sottolineano come «i segnali di fiducia verso il mercato immobiliare che gli operatori avevano evidenziato a partire dalla seconda parte del 2009 sembrano aver trovato conferma nei primi mesi del 2010. I dubbi e le incertezze che avevano contrassegnato il 2009 stanno lentamente lasciando spazio ad una nuova volontà di acquisto e di investimento sul mattone.
I potenziali acquirenti, nella prima parte dell'anno in corso, si stanno dimostrando più determinati nelle loro decisioni di acquisto. Diverse le motivazioni: il basso costo dei mutui, nonostante la prudenza delle banche sia ancora forte; la consapevolezza che i prezzi, per quanto ancora in diminuzione non subiranno importanti oscillazioni negative, una cospicua offerta di immobili sul mercato e venditori che, sempre più, comprendono il nuovo andamento del mercato e di conseguenza sono più flessibili. Queste tendenze ci hanno portato a rivedere le previsioni per il 2010.
Per la società il cui presidente Oreste Pasquali è stata nominato commendatore lo scorso 23 giugno, per le grandi città nel 2010 prevede una diminuzione dei prezzi tra -2% e 0%, con un miglioramento rispetto alle previsioni fatte a fine 2009. Alquanto invariate le previsioni per l'hinterland delle grandi città ( da -3% a 0%) ed un lieve peggioramento per i capoluoghi di provincia (da -3% a -1%). Sul fronte delle compravendite Tecnocasa ritiene che esse potrebbero stabilizzarsi intorno alle seicentomila unità. «Non ci saranno quindi improvvise inversioni di tendenza - pronosticano dal quartier generale di Rozzano - del mercato ma i prezzi saranno più orientati verso la stabilità.
Lo scenario negativo. «Ma molto dipenderà dalla congiuntura macroeconomica che interesserà il nostro Paese - ammettono dall'ufficio studi Tecnocasa - e soprattutto dall'andamento del mercato del lavoro. Se quest'ultimo dovesse peggiorare, con un aumento della disoccupazione si potrebbe creare una maggiore incertezza nelle decisioni di acquisto, soprattutto per coloro che devono ricorrere ad un finanziamento per acquistare l'abitazione. Inoltre, fermo restando l'atteggiamento prudenziale degli istituti di credito nell'erogazione dei mutui, riteniamo che, come avvenuto nel 2009, anche nel 2010 ci potranno essere delle categorie di potenziali acquirenti che avranno difficoltà di accesso al finanziamento e di conseguenza nell'acquisto dell'abitazione.