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Questo articolo è stato pubblicato il 14 luglio 2010 alle ore 14:18.
L'inflazione a giugno è scesa all'1,3% annuo, rallentando rispetto all'1,4% di maggio. Lo comunica l'Istat, confermando le stime preliminari. L'istituto precisa che su base mensile i prezzi al consumo sono rimasti invariati e indica che il carrello spesa, su base mensile, è meno salato. Su base annua, però, i prodotti energetici hanno registrato aumenti anche a doppia cifra. La benzina verde ha registrato un aumento del 6,9% annuo (rallentando rispetto al +15,9% segnato a maggio) mentre per il gasolio da autotrazione l'incremento é stato del 13,3% (+17,1% a maggio). Sempre rispetto allo scorso anno, il prezzo del Gpl é aumentato del 21,3%, mentre il gasolio da riscaldamento ha segnato un +14,9%. Diminuisce invece il costo del gas di rete, che rispetto a giugno 2009 é sceso del 5,5%.
Carrello della spesa meno salato. I prodotti acquistati con maggiore frequenza (dagli alimenti ai carburanti) hanno registrato un aumento annuo dell'1,6%, in frenata rispetto al +2,1% di maggio; si tratta, infatti, del dato più basso da circa sei mesi. E su base mensile si è verificato un calo (-0,1%).
Perché l'inflazione è diminuita. Tornando all'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività, il nuovo rallentamento dell'inflazione - spiega l'Istat - risente della flessione dei prezzi dei beni -0,1% rispetto a maggio, ed in particolare di quelli dei beni energetici (-0,5% su piano congiunturale). Per contro, un effetto di sostegno alla dinamica dei prezzi deriva dall'andamento di quelli relativi ai servizi (+0,1% su mese), che risulta influenzato dagli aumenti dei prezzi dei servizi relativi al trasporto (+0,1%) e di quelli dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,2%).
Guardando ai singoli capitoli di spesa variazioni tendenziali (annue) negative si sono verificate per le comunicazioni (-1%) e prodotti alimentari e bevande analcoliche (-0,3%). Mentre gli aumenti tendenziali più elevati si sono registrati per i trasporti (+3,7%) e istruzione (+2,5%). Su base congiunturale (mensile) si sono verificate riduzioni per il capitolo dei trasporti (-0,3%), servizi sanitari e spese per la salute (-0,2%) e comunicazioni (-0,1%). Sempre a giugno gli aumenti congiunturali più significativi hanno riguardato ricreazione, spettacoli e cultura (+0,2%) ed altri beni e servi (+0,4%).