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Questo articolo è stato pubblicato il 14 luglio 2010 alle ore 08:27.
BRUXELLES. Dal nostro inviato
Liberi tutti sugli Ogm in Europa. Dalla cultura più che decennale del proibizionismo alla scelta del «rompete le righe e fate come vi pare» a livello nazionale, regionale o locale il passo è stato breve e stupefacente. Comunque così ha deciso ieri la Commissione Barroso scatenando le reazioni più disparate tra governi, agricoltori, ambientalisti, industrie biotech e gruppi di pressione vari. Compreso il pronostico che la storica svolta proposta da Bruxelles non sia destinata a fare molta strada visto che, per diventare veramente tale, dovrà passare sotto le forche caudine del Consiglio dei ministri e dell'Europarlamento, della cosiddetta procedura di codecisione che potrebbe finire per affondarla sul nascere.
Sospettato di aver messo sul tavolo l'opzione libertaria semplicemente per scambiarla con lo sblocco in Consiglio del processo di autorizzazioni di nuovi Ogm in Europa, ferme da 12 anni, ieri il commissario maltese alla Sanità, John Dalli, ha respinto l'accusa con decisione. «Non si tratta di fare pressioni per ottenere più voti positivi in Consiglio, non mi aspetto che i Governi cambino il loro voto semplicemente perchè abbiamo presentato questo pacchetto di proposte».
Resta che finora tra i ministri è stato lo stallo decisionale. Tanto è vero che ad ottenere il via libera alla coltura per alimentazione a oggi è stato soltanto il mais transgenico della Monsanto, Mon 810: l'ha incassato nel lontano 1998 per 10 anni, che sono ormai scaduti anche se il rinnovo dell'autorizzazione continua a latitare. Del resto a coltivarlo sono solo Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia e Romania, cioè 6 paesi sui 27 dell'Unione. Dove invece altri 6 (Francia, Germania, Lussemburgo, Austria, Grecia e Ungheria) l'hanno vietato.
Suicida, allora, la politica della Commissione europea? Non necessariamente. Dalli sa benissimo che sugli Ogm in Europa è in corso una guerra di religione molto sui generis. Perchè chi si oppone all'ingresso sul mercato europeo dei prodotti Monsanto non è necessariamente contrario all'uso degli Ogm. Tanto è vero che in marzo, per esempio, la Germania si è battuta per veder autorizzata la coltivazione dell'Amflora, la patata transgenica della Basf, sia pure per utilizzo esclusivamente industriale.