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Questo articolo è stato pubblicato il 22 luglio 2010 alle ore 08:00.
ROMA
Innovazione a 360 gradi per essere più competitivi. Un atteggiamento che è presente nelle imprese italiane ma che va diffuso ancora di più. È con questo obiettivo che è nato il Premio IxI, Imprese x Innovazione: far conoscere le eccellenze italiane, valorizzare la cultura dell'innovazione sia come fattore di competitività delle aziende, sia per innescare un processo virtuoso di condivisione ed imitazione.
Il Premio, che è organizzato da Confindustria, in collaborazione con l'Associazione Premio Qualità Italia (APQI), cofinanziato dal Dipartimento per l'Innovazione e le tecnologie della Presidenza del Consiglio, è arrivato alla terza edizione e ieri sono stati consegnati i premi.
Cinque Awards a chi ha raggiunto il massimo del punteggio: si tratta di Bosch Tecnologie Diesel e sistemi frenanti, il Centro ricerche Fiat ed Elasis, (due entità ma riunite in un solo premio), Indesit Company, Efm (azienda di facility management), Iveco.
Oltre i vincitori degli Awards, sono state altre 26 le imprese premiate, per la categorie Prize, con le menzioni speciali e come finaliste.
«Le aziende fanno ricerca e innovazione, ci sono alcune Regioni dove la percentuale di investimenti rispetto al Pil è nella media europea», ha detto Diana Bracco, presidente dei Progetti speciali "Ricerca e Innovazione" di Confindustria, oltre che di Expo 2015.
La Bracco ha sottolineato l'importanza che a livello europeo saranno emessi prossimamente bandi di gara per finanziare progetti di innovazione: «Metterla al centro è un passo avanti importante. Per noi imprenditori l'imperativo è lavorare con coraggio e fiducia per essere pronti quando i mercati riprenderanno. Innovare è l'unica via per innescare una crescita autogenerata», ha continuato l'imprenditrice milanese, sottolineando che Confindustria continuerà a premere per ottenere più fondi per il credito d'imposta in ricerca e innovazione.
Diffondere la cultura dell'innovazione: tra i premiati sono state selezionate aziende che non solo innovano nella propria azienda ma fanno crescere anche il territorio, o i clienti e i fornitori, in una logica di rete. E ieri Aldo Bonomi vice presidente di Confindustria per le politiche territoriali, oltre che presidente di APQI, ha annunciato come un importante passo avanti l'articolo della manovra che prevede forme di defiscalizzazione per le aziende che si organizzano sotto forma di reti di impresa.