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Questo articolo è stato pubblicato il 22 luglio 2010 alle ore 11:53.
No all'unanimità delle Regioni alla manovra. Il parere negativo sulla manovra sarà espresso oggi pomeriggio in Conferenza unificata. A deciderlo la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che si è riunita questa mattina. «La manovra è insostenibile per i tagli pesanti ai servizi e alle imprese», ha commentato il presidente Vasco Errani.
«La manovra avrà conseguenze molto negative», ha spiegato Errani, aggiungendo che Regioni e Province autonome confermano «la richiesta di un tavolo con il Governo con l'obiettivo di cambiare i pesi quantitativi e qualitativi della manovra in relazione alle Regioni di qui alla approvazione della legge finanziaria e di bilancio, cioè alla fine dell'anno».
Tremonti ha risposto a stretto giro di posta nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del Cdm che ha dato il primo via libera al decreto attuativo del federalismo fiscale sui fabbisogni standard di Comuni e Province. Le Regioni, ha detto, «scenderanno dai grattacieli e verranno a trattare». Per Tremonti: «Anche le Regioni avranno una forma di ritorno a discutere con noi. E la realtà è un po' diversa da quella che si è voluto rappresentare. Le Regioni scenderanno dai grattacieli e verranno a trattare. Il loro parere sarà negativo sulla manovra ma il clima è migliorato». (N.Co.)