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Questo articolo è stato pubblicato il 27 luglio 2010 alle ore 08:00.
MILANO
Mentre Telecom Italia e gli operatori alternativi bisticciano sul modello di (nuova) rete da adottare, a livello locale qualcuno lavora per "piantare" la banda larga low-cost. Succede in Toscana, a Prato, dove Estracom, la società di telecomunicazioni controllata dalla multiutility Estra, sta posando la fibra con una tecnica semplice e innovativa, che permette risparmi dal 30 al 50% rispetto al modello tradizionale.
Il "trucco" sta nell'aver tagliato i costi delle opere "edili" (di norma due terzi dell'investimento) adottando la tecnica dei microscavi. «Mini trincee che permettono di compiere lavori non invasivi contenendo i costi di almeno un terzo», racconta il presidente di Estracom, Denis D'Amico. Viene così eseguito uno scavo profondo soli 30 centimetri e largo 12, contro rispettivamente i 70-80 e 50-60 centimetri dei metodi di scavo "convenzionali". Con questa tecnica Estracom ha già posato quasi 200 chilometri di rete, coprendo tutta l'area metropolitana di Firenze e Prato, per un totale di mezzo milione di famiglie.
A livello di velocità non si tratta ancora di una rete di nuova generazione, anche se i tecnici della società sostengono che in realtà i 100 megabit sono potenzialmente raggiungibili, soprattutto nelle intranet, ma si parte dai soliti 10 megabit (non garantiti), con una media classica di 5 megabit di velocità. La tecnologia di collegamento utilizzata è la Gpon, la stessa di Telecom Italia, con la fibra che arriva fino al palazzo e poi viene ripartita. Una tecnica che, secondo Estracom, «permette di massimizzare il rapporto tra costi e benefici, introducendo nella struttura complessiva delle reti ottiche quelle caratteristiche di flessibilità di configurazione e utilizzo che finora mancavano, mantenendo al tempo stesso un livello elevato di prestazioni».
A livello societario Estracom è partecipata da Estra (68%), la multiutility locale con un fatturato complessivo di 450 milioni di euro, Infracom (22%) e Area Planet (9,8%). «L'accordo con il socio Infracom, operatore nazionale delle telecomunicazioni e dell'information technology – spiega ancora D'Amico – è finalizzato a sfruttare le competenze territoriali, aumentare le economie di scala attraverso l'integrazione delle risorse e delle strutture, ampliare la rete di vendita e il numero dei clienti».