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Questo articolo è stato pubblicato il 10 agosto 2010 alle ore 17:09.
Ulteriore passo in avanti per lo sviluppo della Borsa del gas. Il ministro ad interim dello Sviluppo economico, Silvio Berlusconi, ha firmato il decreto che stabilisce i criteri secondo cui le imprese che producono gas naturale in Italia dovranno valorizzare le aliquote destinate allo Stato offrendole sulla piattaforma di negoziazione del Gestore dei mercati energetici (Gme).
La piattaforma di negoziazione di gas naturale è il mercato all`ingrosso dove dal mese di maggio sono gestiti i quantitativi di gas relativi all`offerta obbligatoria delle quote di gas importate dai paesi extra Ue. A tali quantitativi andranno adesso ad aggiungersi, incrementando la liquidità e quindi l`attrattività di tale mercato, le aliquote di gas naturale che ciascun titolare di concessione di coltivazione di idrocarburi gassosi è tenuto a corrispondere annualmente allo Stato.
Il decreto, che entrerà in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, prevede inoltre le modalità con le quali il Gestore dei mercati energetici assume la gestione delle offerte di vendita e di acquisto di tali quantitativi di gas naturale, secondo condizioni definite dall`Autorità per l`energia elettrica e il gas. In ogni caso, è scritto nel provvedimento, «e procedure di contrattazione delle aliquote avvengono mediante negoziazione ad asta».
Le aliquote sono suddivise in lotti di pari valore energetico secondo condizioni e modalità di offerta, definite dall'Autorità guidata da Alessandro Ortis, tali da consentire la consegna secondo quote mensili omogenee a decorrere dal primo giorno lavorativo del mese di ottobre dell'anno di riferimento per la corresponsione delle aliquote, e fino al mese di marzo dell'anno successivo. In caso di mancata vendita, il lotto di gas offerto rimane nella disponibilità del titolare, il quale è tenuto a corrispondere allo Stato un equivalente monetario.