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Questo articolo è stato pubblicato il 11 agosto 2010 alle ore 08:01.
La Lega Nord è passata ieri al contrattacco sul fronte delle coltivazioni Ogm, dopo la distruzione lunedì di un campo in Friuli da parte di un gruppo no-global (si veda Il Sole 24 Ore di ieri) e le polemiche divampate tra il ministro Galan (Pdl) e il governatore veneto Zaia (Lega).
«Galan si decida a prendere una posizione. Sugli Ogm non dice niente e, con il suo comportamento, apre una strada come ha fatto con gli animali clonati, il latte e la carne. Il ministro batta un colpo così sappiamo cosa vuol fare». I senatori della Lega Nord in commissione Agricoltura del Senato, Gianpaolo Vallardi ed Enrico Montani hanno rinnovato le critiche al titolare del dicastero di Via XX Settembre e hanno presentato un Ddl che prevede la moratoria totale agli Organismi geneticamente modificati. «Siamo con Zaia – hanno precisato i due senatori della Lega – perchè stiamo andando incontro a una situazione che compromette sicuramente la fiducia e anche la salute dei consumatori e non è assolutamente ammissibile che un ministro dell'Agricoltura faccia finta di niente o si schieri a difendere i coltivatori di Ogm perchè delle persone come i no-global hanno finalmente avuto il coraggio di riportare la legalità in quella coltivazione che era illegale».
«Adesso attendiamo i risultati delle analisi e poi si vedrà» ha replicato il ministro Giancarlo Galan aggiungendo: «Quando un parlamentare si esprime mentendo per la gola è inutile replicare» in risposta alla mossa di Valardi e Montani.«Posso dialogare con chi si muove contro l'Europa e contro la legalità? Non c'è da dire altro – ha sottolineato Galan – basta leggere le dichiarazioni di chi mi dà ragione: dall'Udc, al Pd, dalla Cia, all'oncologo Tirelli dell'Istituto nazionale tumori di Aviano. La mia posizione sugli Ogm l'ho espressa fin dal primo giorno, ma chi pratica e difende l'illegalità e la violenza non ha alcun diritto di criticarmi. Ho sempre detto che c'è una legge che va rispettata. È da tre mesi che lo dico».
Sugli Ogm vi sono divisioni profonde anche tra le organizzazioni agricole. «I toni da scontro ideologico sugli Ogm, mascherano un dirigismo che vuole limitare la libertà di impresa e l'attività della ricerca scientifica» ha sottolineato il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni. «Nessuno ricorda che prodotti alimentari a base di Ogm vengono regolarmente e legalmente venduti, nelle campagne si vuole creare un pericoloso clima da caccia alle streghe» ha rilevato. Pronta la replica Coldiretti. «In Italia è vietato coltivare organismi Ogm e le trasgressioni sono punite con la pena dell'arresto da 6 mesi a tre anni» sottolinea una nota. Coldiretti fa notare anche che si allarga l'Europa contraria alle semine Ogm: dopo il divieto posto anche in Germania, si sono ridotti a soli sei, su 27, i paesi che coltivano organismi geneticamente modificati.