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Questo articolo è stato pubblicato il 18 agosto 2010 alle ore 08:08.
Le erbacce sono quasi un motivo di vanto all'esclusivo campo di golf Vineyard Golf Club dell'isola Martha's Vineyard del Massachusetts, dove ama giocare il presidente Obama quando viene in vacanza. Il Vineyard Golf Club è infatti l'unico campo da golf interamente biologico degli Stati Uniti, una distesa di erba verdissima coltivata senza una goccia di pesticidi, di fungicidi o di fertilizzanti chimici. Naturale al 100%.
Per il privilegio di giocare sul campo biologico, i 288 soci pagano una quota di iscrizione di 350.000 dollari più un versamento annuo di 12.000 dollari, ma in cambio possono respirare l'aria pura, appoggiare sull'erba il panino senza paura che assorba sostanze tossiche, e annoverare tra gli ospiti eccellenti il primo golfista d'America, Barack Obama. Il presidente proambiente ha già giocato due volte l'anno scorso ed è atteso la prossima settimana.
La decisione di aprire il primo campo biologico del Paese è stata forzata dagli eventi, anzi dalle condizioni imposte dal comune di Martha's Vineyard in cambio del permesso di costruire nel 2002 il sesto campo da golf dell'isola. Per superare l'opposizione degli ambientalisti, numerosi tra i ricchi e progressisti residenti, i proprietari si impegnarono a non usare prodotti contenenti sostanze sintetiche. Non ci aveva tentato nessuno prima di allora.
All'inizio non è stato facile. Ma col tempo il Vineyard Golf Club ha imparato a estirpare le erbacce con l'acqua bollente, a eliminare il muschio con il sapone per piatti, a installare trappole per catturare le puzzole e i procioni che fanno buchi nel prato, ad asciugare 28 ettari di erba ogni mattina per evitare la formazione di muffe, a cospargere i prati con una specie di minuscoli vermi provenienti dall'Iowa che mangiano le larve dannose, a costringere i giocatori a pulire le suole delle scarpe prima di giocare per non contagiare i campi biologici con microbi o insetti nocivi.
Tutte queste tecniche naturali richiedono un notevole impiego di manodopera, e quindi costano care. «In complesso i nostri costi di manutenzione non sono più alti della media - dice tuttavia il manager Jeff Carlson -. Spendiamo di più in personale ma risparmiamo sui pesticidi, che sono molto cari».