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Questo articolo è stato pubblicato il 02 settembre 2010 alle ore 12:51.
Cresce il disavanzo della bilancia commerciale italiana. A luglio, secondo le stime preliminari diffuse dall'Istat, rispetto allo stesso mese del 2009 le esportazioni aumentano del 16,7% e le importazioni del 32,1%. Il saldo commerciale con i paesi extra Ue risulta in deficit per 125 milioni di euro, in netto peggioramento rispetto all'avanzo (+1.384 milioni) dello stesso mese del 2009. Al netto della stagionalità, rispetto al mese di giugno 2010, le esportazioni risultano sostanzialmente stazionarie (-0,1%) mentre le importazioni registrano un contenuto aumento (+0,9%). Nel trimestre maggio-luglio 2010, rispetto al trimestre precedente, le esportazioni crescono del 10,1% e le importazioni del 7,1%.
Nel periodo gennaio-luglio 2010, rispetto allo stesso periodo del 2009, si registrano incrementi significativi sia per le esportazioni (+13,8%) sia, con maggiore intensità, per le importazioni (+23,2%). Il saldo commerciale del periodo gennaio-luglio 2010 è pari a meno 10.341 milioni, in peggioramento rispetto al deficit di 2.892 milioni registrato nello stesso periodo del 2009. Al netto del comparto energetico, la bilancia commerciale con i paesi extra Ue mostra un attivo rilevante (+ 18.265 milioni), seppure in diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2009 (+21.216 milioni).
Con un aumento delle esportazioni in valore del 12,5% si registra una crescita record per il vino Made in Italy negli Stati Uniti che rappresenta il maggior mercato di sbocco extracomunitario con un quarto del valore totale delle esportazioni. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai primi cinque mesi del 2010. L'andamento sostanzialmente stabile sul mercato comunitario (+1,4%) ha determinato comunque - continua la Coldiretti - una crescita complessiva per il vino Made in Italy all'estero del 7,8%. Il risultato sui mercati internazionali è di buon auspicio per la
vendemmia 2010 con il 60% della nuova produzione Made in Italy che - conclude la Coldiretti - sarà destinato alla realizzazione dei 498 vini a denominazione di origine
controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (320 vini Doc, 41 Docg e 137 Igt).