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Economia Lavoro

Nel secondo trimestre il Pil italiano scatta sui livelli pre-crisi (+1,3%). Ma frena la produzione industriale

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Questo articolo è stato pubblicato il 10 settembre 2010 alle ore 11:30.

L'Istat rivede al rialzo le stime per la crescita italiana. Nel secondo trimestre il Pil (Prodotto interno lordo) è cresciuto dello 0,5% su base trimestrale e dell' 1,3% su base annua facendo registrare la crescita più consistente dal 2006. Le stime preliminari indicavano rispettivamente un +0,4% e +1,1 per cento. Mentre ha registrato una brusca frenata la produzione industriale, cresciuta a luglio dello 0,1% mensile, rispetto al +0,5% di giugno e +1% di maggio.

Prodotto intorno lordo. Il dato congiunturale reso noto dall'istituto statistico nazionale è il migliore dal secondo trimestre 2006, mentre quello tendenziale è il più alto dal terzo trimestre del 2007, inizio ufficiale della crisi. Nel secondo trimestre si rilevano andamenti congiunturali positivi del valore aggiunto per l'industria in senso stretto (+1,3%), per il settore che raggruppa le attività del commercio, alberghi e pubblici esercizi, trasporti e comunicazioni (+0,9%), per il settore del credito, assicurazioni, attività immobiliari e servizi professionali (+0,6%) e per gli altri servizi (+0,2%). Si registrano contrazioni del valore aggiunto dell'agricoltura (-2,7%) e delle costruzioni (-0,7%). In termini tendenziali, il valore aggiunto dell'industria in senso stretto è cresciuto del 5,1%, quello dei servizi dello 0,9%, quello dell'agricoltura dello 0,4%; il valore aggiunto delle costruzioni ha registrato una flessione del 2,8 per cento.

Il confronto in Europa. Il vento di ripresa si respira anche in Europa e Stati Uniti. Nel secondo trimestre, infatti, il Pil è aumentato in termini congiunturali del 2,2% in Germania, dell'1,2% nel Regno Unito, dello 0,6% in Francia, dello 0,4% negli Stati Uniti e dello 0,1% in Giappone. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 3,7% in Germania, del 3% negli Stati Uniti, dell'1,9% in Giappone e dell'1,7% in Francia e nel Regno Unito. Nel complesso, il Pil dei paesi dell'area Euro è cresciuto dell'1% in termini congiunturali e dell'1,9% in termini tendenziali.

Produzione in calo. L'Istituto italiano di statistiche ha indicato anche i dati relativi alla produzione industriale, cresciuta a luglio dello 0,1% su base mensile, in frenata rispetto al +0,5% di giugno e al +1% di maggio. Nel confronto annuo, invece, a luglio c'è stato un +4,8%, una crescita quasi dimezzata rispetto al +8,1% del mese prima (dati corretti per gli effetti di calendario: i giorni lavorativi sono stati 22, mentre l'anno scorso sono stati 23). I dati grezzi - aggiunge l'istituto di statistica - mostrano un aumento dell'1,7% su base annua, in netto rallentamento rispetto al +8% di giugno e al +10,5% di maggio. Nei primi sette mesi dell'anno, inoltre, la produzione industriale è cresciuta del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2009 (dati corretti per gli effetti di calendario).

Tags Correlati: Francia | Germania | Giappone | Istat | Produzione industriale |

 

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