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Questo articolo è stato pubblicato il 16 settembre 2010 alle ore 09:13.
Un villaggio in piena regola, con uffici, certo, ma anche asilo nido e scuola materna, giardino interno, campi da calcio, bar, palestra, auditorium e osteopata.
Il nuovo headquarter della Diesel, storico brand veneto che ha esportato la filosofia del jeans in tutto il mondo, è stato inaugurato ieri a Breganze, in provincia di Vicenza.
All'inaugurazione, oltre ai dipendenti, sono interventi anche la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, e il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
I numeri della nuova struttura sono da record, come quelli del gruppo, che vanta un fatturato annuo di 1,3 miliardi, uscito praticamente illeso dalla crisi economica.
La nuova sede, costata 120 milioni di euro, si sviluppa su un'area di 98mila metri quadri, 50mila dei quali edificati. Al suo interno, in uffici rigorosamente open space, ospita oltre 600 persone, ma potrebbero salire a mille già nel 2012. La struttura è stata realizzata secondo i criteri di eco-compatibilità e ha ricevuto la certificazione di classe A per il risparmio energetico dal Politecnico di Milano. É inoltre completamente autosufficiente dal punto di vista energetico e in grado di vendere parte dell'energia prodotta dai pannelli.
Una soddisfazione per il presidente e fondatore della Diesel Renzo Rosso, che ha tagliato il nastro nel giorno del suo 55esimo compleanno.
«Finalmente possiamo inaugurare il nostro nuovo Villaggio – ha commentato l'imprenditore - costruito in soli 30 mesi, dopo che la burocrazia ci ha costretto ad attendere dieci anni prima di poterlo realizzare. Abbiamo voluto rimanere comunque nel nostro territorio, nella provincia di Vicenza, dove la gente è fantastica e la qualità della vita ottima».
Poi Rosso si è soffermato brevemente sui risultati raggiunti «resi possibili grazie a tutti i dipendenti e ai collaboratori che ogni giorno si impegnano per portare avanti e migliorare il gruppo. Siamo riusciti a resistere alla crisi senza contributi statali o finanziamenti di alcun tipo, e nel giro di quattro anni puntiamo a raddoppiare il fatturato: Cina e Stati Uniti rappresenteranno sicuramente i mercati di maggior sbocco».
Dal suo canto Marcegaglia ha sottolineato che «la Diesel rappresenta un'eccellenza straordinaria e Renzo Rosso si è dimostrato ancora una volta un imprenditore geniale, capace in 32 anni di imporre un brand italiano nel mondo, grazie ad una gestione illuminata dell'azienda e delle relazioni con i collaboratori. In un periodo in cui in Italia si parla tanto di relazioni sindacali e in cui la politica sta attraversando mesi davvero negativi, tutto questo deve diventare un esempio».