Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 24 settembre 2010 alle ore 18:12.
Dopo le palestre, i soft drinks, gli aerei e i viaggi spaziali, la poliedrica mente e il ricco portafogli di Sir Richard Branson, fondatore di Virgin, si concentrerà su un nuovo business: gli hotel di lusso.
Sono pronti ben 500 milioni di dollari per aprire le prime strutture a quattro stelle in tre anni firmate Virgin, che diventerano 25 entro i prossimi dieci, capaci di attrarre "una classe creativa, ad alto reddito, ben istruita, metropolitana", secondo le intenzioni del gruppo britannico. Ma i primi Virgin Hotels non saranno inaugurati dove oggi si concentra la maggior parte dei nuovi opening, cioè in Cina e nel Sud-est asiatico. Bensì nella classica, vecchia America, a partire da New York, San Francisco, Miami, Boston e Los Angeles, dove si concentrerebbe ancora il target di clientela di Virgin.
Una buona notizia per gli Stati Uniti, che hanno chiuso il 2009 con il più basso tasso di occupazione del settore hotellerie da 30 anni. Virgin, però non sarà da sola in questa nuova avventura: la affiancheranno due partner, vale a dire Alberto Beeck, imprenditore della Florida e forte investitore in miniere d'argento, e Diego Lowenstein, ceo della Lionstone Development, immobiliare di Miami. (Ch. B.)