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Questo articolo è stato pubblicato il 26 settembre 2010 alle ore 08:00.
Nella notte tra venerdì e sabato sono state raccolte a Napoli 1500 tonnellate di rifiuti, ma per le strade ne restano ancora 600. Lo ha dichiarato l'assessore all'Igiene urbana del capoluogo, Paolo Giacomelli, che ha detto che il risultato è stato significativo, considerando la pioggia.
E' polemica intanto fra lo stesso Giacomelli e Guido Bertolaso, responsabile della protezione civile. «Voglio sperare –- ha infatti dichiarato Bertolaso – che il governo non intervenga, perché nel caso ovviamente dovrebbe chiedere prima ai responsabili di eventuali situazioni di inefficienza di farsi da parte, dato che alibi non li forniamo più a nessuno. L'emergenza – precisa Bertolaso – non è di tipo naturale, ma è dovuta a ritardi, a problemi del territorio, all'evidente mancanza di organizzazione. Inoltre – sottolinea – la questione ancora più banale è che se qualcuno non porta via i rifiuti, i rifiuti rimangono lì».
Giacomelli ha risposto con una nota: «Con riferimento alle affermazioni di Bertolaso circa presunte mancanze della società Asia (l'azienda dei servizi ambientali, ndr) relative alla capacità di raccolta dei rifiuti, l'assessore Giacomelli ribadisce l'impegno a rimuovere, in 48 ore, le 600 tonnellate ancora giacenti, se ci si assicura la possibilità di conferire i rifiuti durante tutta la giornata».
Nel frattempo, Gennaro Langella, sindaco di Boscoreale, paese a una quindicina di km dal capoluogo, ha iniziato nella mattinata di sabato uno sciopero della fame contro la paventata ipotesi di realizzare una discarica nella vicina Terzigno. Il sindaco ha deciso di dormire in una tenda.