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Questo articolo è stato pubblicato il 30 settembre 2010 alle ore 15:05.
La disoccupazione in Germania continua a scendere. A settembre il tasso dei senza lavoro è rosultato in calo dal 7,6% al 7,5%, toccando i minimi dall'aprile del 1992. Il numero dei disoccupati - secondo i dati dell'Agenzia Federale del Lavoro - è diminuito di 40.000 unità, il doppio di quanto atteso dagli analisti, a quota 3,15 milioni. Quello odierno è il quindicesimo calo mensile consecutivo.
Accordo fra metalmeccanici e imprese del settore. La Ig Metall, il sindacato dei metalmeccanici tedeschi, ha intanto annunciato di aver raggiunto un accordo con le imprese del settore sul contratto di lavoro di circa 85mila iscritti nelle regioni del nordovest della Germania. I lavoratori, che nelle scorse settimane avevano alzato i toni dello scontro dando il via a una serie di scioperi di «avvertimento», hanno ottenuto un aumento in busta paga del 3,6%, rispetto alla richiesta del 6%. Il nuovo contratto, di 14 mesi, prevede anche un pagamento una tantum di 150 euro.
Nel frattempo, si apprende che - a poco più di venti anni dalla riunificazione - la popolazione della ex DDR è scesa da 16 a 13 milioni di persone, senza contare Berlino. E gli ex Laender orientali si trovano oggi a far fronte a fenomeni quali lo spopolamento, l'invecchiamento della popolazione e l'esodo di giovani, tra cui molte donne. Oltre 3,8 milioni di tedeschi dell'est hanno fatto le valigie in cerca di un lavoro ben remunerato o di un altro posto dove vivere. In cambio, due milioni di tedeschi occidentali si sono trasferiti in quelli che venivano chiamati i "nuovi stati federati". I territori della ex Germania est hanno dunque perso 1,8 milioni di persone, perlopiù giovani.