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Questo articolo è stato pubblicato il 22 ottobre 2010 alle ore 21:57.
È "alta tensione" tra Fiat e sindacati. Le dichiarazioni di Sergio Marchionne («su Fabbrica Italia vogliamo chiudere entro l'anno») suonano come un ultimatum per Fim-Cisl e Uilm che sembrano per una volta ricompattarsi con la Fiom-Cgil nel muovere le critiche all'amministratore delegato. Ma ad agitare le acque contribuisce anche l'annuncio della Fiat sulla disdetta, con decorrenza dal 31 gennaio 2011, per lo stabilimento Sata di Melfi degli accordi sulla metrica del lavoro, cioè sull'organizzazione ed i tempi del lavoro.
Come accadrà per Pomigliano, anche nello stabilimento lucano entrerà in funzione il nuovo sistema ergonomico Ergo-Uas, con la riduzione dalle attuali due pause di 20 minuti ciascuna ad un regime di tre pause di 10 minuti ciascuna, nell'arco del turno di lavoro. Di fatto la prestazione lavorativa viene aumentata di 10 minuti. L'azienda ha convocato a Melfi un incontro il 9 novembre con i sindacati.