Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 25 ottobre 2010 alle ore 08:22.
«Mai come in questo caso giocare in difesa sarebbe controproducente». Stefano Manzocchi, direttore della Luiss Lab of European Economics, dieci giorni fa ha illustrato alla platea del Forum della Piccola Industria di Prato le nuove rotte per lo sviluppo.
Ha senso parlare di crescita nel momento in cui le imprese lamentano uno svantaggio competitivo?
Poiché siamo nel bel mezzo di una guerra valutaria le Pmi non possono restare a guardare. Dal punto di vista finanziario possono difendersi con le coperture. Dal punto di vista strategico, invece, non hanno scelta: l'internazionalizzazione è l'unica strada percorribile. Chi non segue questa rotta rischia di subire la concorrenza mondiale sul suo mercato interno.
Quali sono le imprese più a rischio?
Quelle più vulnerabili sono le meno innovative. Chi invece ha puntato su qualità e innovazione non si preoccupa del tasso di cambio, perché ha un prodotto che lo rende unico. Il passo successivo è poi quello di internazionalizzare non solo esportando, ma spostando all'estero la produzione quando il tasso di cambio diventa troppo caro. Così si vende sul mercato estero in valuta locale.