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Questo articolo è stato pubblicato il 28 ottobre 2010 alle ore 08:34.
Riparare danni ai tessuti cardiaci, al sistema neurologico o a quello scheletrico, migliorare l'efficacia dei farmaci mediante l'utilizzo delle cellule degli stessi pazienti: una scoperta sorprendente e la tecnologia più avanzata al servizio della medicina per migliorare la qualità di vita dei pazienti. Tutto questo è MAGTA: un team di professionisti e di ricercatori che da anni lavorano con passione nel campo delle biotecnologie e dei dispositivi elettromedicali.
IL PROBLEMA
Le cellule staminali adulte presenti in ciascuno di noi possiedono la capacità di rigenerare naturalmente una grande varietà di tessuti danneggiati. Per poterle utilizzare con tecniche di autotrapianto, occorre, una volta espiantate, indurle ad assumere la capacità di rigenerare lo specifico tessuto (differenziazione). Questo tempo, a meno di non usare sostanze che inducono pesanti effetti collaterali, è purtroppo molto più lungo del tempo oltre il quale la maggior parte dei danni tissutali diventa irreversibile.
LA SOLUZIONE
Il team di MAGTA ha scoperto che applicando opportuni campi elettromagnetici di bassa intensità, le cellule staminali adulte si differenziano e si moltiplicano in tempi compatibili con l'efficacia delle tecniche di autotrapianto e senza alcun bisogno di stimolazione chimica. È sufficiente un normale incubatore per colture cellulari, opportunamente schermato e dotato di un elettromagnete pilotato da un sistema di controllo specificamente sviluppato, per trasformare velocemente le cellule espiantate in materiale idoneo per autotrapianti rigenerativi. MAGTA è in grado in breve di trasformare in prodotti affidabili per il mercato biomedicale i suoi prototipi che hanno dimostrato la loro efficacia in tre anni di intensa sperimentazione .
ESEMPIO
L'utilizzo di differenziatori MAGTA permette di eseguire auto trapianti di cellule staminali differenziate entro la prima settimana da un evento di infarto del miocardio, permettendo la ricostruzione del muscolo cardiaco del paziente ben prima che questo perda la capacità di autorigenerarsi.
IL FUTURO
Farmaci più efficaci e totalmente biocompatibili. MAGTA si propone infatti di sviluppare e realizzare sistemi di drug delivery basati sull'utilizzo di cellule degli stessi pazienti per indirizzare, sempre grazie a campi elettromagnetici, i principi attivi direttamente negli organi affetti da patologie.