House Ad
House Ad
 

Economia Lavoro

Ecco tutta la verità su quanto guadagna la Fiat in Italia. Ferrari e i veicoli commerciali, per esempio...

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 25 ottobre 2010 alle ore 09:03.

«Quest'anno prevediamo di fare oltre 2 miliardi di utile operativo. Guardate che nemmeno un euro è fatto in Italia. Se dovessi togliere la parte italiana, la Fiat farebbe meglio». Così Sergio Marchionne domenica sera, in televisione da Fabio Fazio. Nel rilanciare il progetto Fabbrica Italia, che avrebbe l'obiettivo di portare la produzione nel nostro Paese da 650mila veicoli a 1,4 milioni, l'amministratore delegato della Fiat lancia nuovamente un sasso nello stagno sulla scarsa competitività della produzione nel nostro paese.

Lasciando per un attimo da parte la polemica sulla produttività del lavoro, quanto guadagna davvero la Fiat in Italia? Un conto economico per Paese non c'è e sarebbe impossibile calcolarlo: la produzione e la vendita in tutta Europa sono troppo interdipendenti. I conti per le singole attività (marchi del settore auto, veicoli commerciali) sono calcolati dall'azienda - almeno fino al risultato operativo - ma non pubblicati; dei concorrenti, solo Volkswagen lo fa.

In Italia ci sono attività che guadagnano, e anche bene. Come la Ferrari, che peraltro non è compresa nel perimetro di Fiat Auto. O come i veicoli commerciali leggeri (Doblò, Ducato, eccetera) prodotti in Italia, Francia e Turchia, in stabilimenti parzialmente in joint venture con il gruppo Peugeot; anch'essi possono essere scorporati, almeno a livello di stima, e anch'essi guadagnano - qualche centinaio di milioni.

E il resto? Un calcolo preciso è in realtà impossibile. Qualche analista finanziario ha provato a scomporre i risultati di Fiat Auto, e ha fatto delle stime per i singoli marchi, e per le attività brasiliane. La Fiat do Brasil è in effetti un'entità a sé stante, con un efficientissimo stabilimento e con componenti prodotti quasi interamente in loco, e guadagna moltissimo: per quest'anno c'è chi stima fino a 1 miliardo di euro. Le stime degli analisti vengono fatte valutando i prezzi di vendita (la cosa più facile), stimando i costi diretti della produzione nei vari stabilimenti e aggiungendo la quota dei costi fissi di ogni prodotto (lo sviluppo e l'ingegnerizzazione), la ricerca, le spese di vendita e così via. Il grosso delle spese generali, amministrative, della ricerca, è sostenuto nel nostro paese - ma tali spese devono essere ripartite sui veicoli venduti in tutto il mondo.

L’articolo continua sotto

Tags Correlati: Accordi e joint ventures | Fabio Fazio | Fiat | Italia | Peugeot | Sergio Marchionne | Volkswagen

 

Secondo un osservatore industriale, in realtà Fiat sulle auto vendute in Italia guadagna o quanto meno non perde: essendo leader di mercato vende infatti a prezzi migliori che all'estero, e vende in volumi molto più elevati che in Francia o in Germania. Ciò che è in davvero perdita è l'attività di produzione di auto in Italia per l'esportazione. Che dipende da vari fattori: pesa certamente la bassa produttività degli impianti italiani, che Marchionne ha più volte sottolineato, ma anche la posizione molto debole di Fiat in quasi tutti i maggiori mercati europei al di fuori dall'Italia. I cinque stabilimenti che producono auto nel nostro Paese (di cui Termini Imerese destinato alla chiusura tra poco più di un anno) hanno sfornato nel 2009 circa 650mila auto (di cui circa metà Punto) - troppo poche per produrre economicamente, soprattutto ai prezzi cui la casa torinese è costretta a vendere le auto fuori dall'Italia.

Anche la tipologia della gamma di prodotto penalizza la produzione in Italia: mentre i costruttori tedeschi sono specializzati nelle auto di lusso e di prezzo elevato, a più alto valore aggiunto, Fiat si è specializzata (come e più dei concorrenti francesi) nelle vetture piccole sulle quali si guadagna di meno e alcune delle quali - Panda e 500 - sono fabbricate in Polonia; auto come la Bravo, la Croma o l'Alfa 159 sono state insuccessi commerciali (rispetto agli obiettivi resi noti dalla stessa Fiat) e anche economici.

Shopping24

Da non perdere

Per l'Italia la carta del mondo

Mentre la crisi reale morde più crudelmente, mentre i mercati finanziari saggiano possibili

In Europa la carta «interna»

Batti e ribatti sui nudi sacrifici degli altri, sull'algido rigore senza paracadute e prima o poi

La commedia di Bruxelles

Al Parlamento europeo è andato in scena il terzo atto di una commedia dal titolo: Regole per le

Guarguaglini: ecco le mie verità

«Ho sempre detto che ero innocente, le conclusioni delle indagini lo dimostrano: nell'archiviazione

Una redistribuzione di buon senso

Arrivano dal ministero della Giustizia le nuove piante organiche dei tribunali. Un intervento

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da