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Economia Aziende

Maxi-ordine ad AgustaWestland

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Questo articolo è stato pubblicato il 02 novembre 2010 alle ore 06:40.


ROMA
In sordina, l'Aeronautica militare ha avviato un impegnativo programma di rinnovo della flotta di elicotteri da combattimento, ricerca e salvataggio. Il piano prevede l'acquisto di 22 nuovi velivoli, prodotti da AgustaWestland, l'azienda di punta del gruppo Finmeccanica. Il valore è di circa 1.200 milioni di euro in alcuni anni, contrattualizzato finora solo in parte. Il finanziamento verrà in parte coperto con le risorse del ministero dello Sviluppo economico, la stampella che sostiene molti programmi della Difesa.
Non ci sono stati annunci ufficiali, l'avvio del programma è stato riferito dalla rivista «Aviation week» e confermato al Sole 24 Ore da fonti del settore. Il rinnovo della flotta si basa su due diversi prodotti, 10 macchine più leggere di tipo Aw 139 e 12 del modello Aw 101, lo stesso della fornitura alla Casa Bianca nel 2005, con l'elicottero del presidente.
Il primo capitolo è il meno costoso, con un onere di circa 200 milioni di euro, per l'«acquisizione di dieci nuovi elicotteri di categoria media per l'espletamento della funzione Sar (search and rescue) militare nazionale», come si legge nel programma pluriennale presentato dal ministero della Difesa per il parere del Parlamento. La commissione Difesa del Senato ha dato il via libera, con l'astensione del Pd, il 13 ottobre.
Secondo il presidente e relatore, Gianpiero Cantoni, «l'acquisizione dei velivoli è una soluzione temporanea per garantire le necessarie funzioni di soccorso in attesa della definizione di un programma relativo a un elicottero pienamente adeguato all'impiego nei moderni scenari».
Le macchine vanno a sostituire i vecchi Ab 212, che hanno circa 20 anni. «I nuovi elicotteri – ha spiegato Cantoni – saranno chiamati ad assolvere missioni circoscritte al territorio nazionale o limitrofo, ed in condizioni di assenza di minaccia (che comprendono il soccorso nazionale di pace in favore di velivoli della Nato, il contributo alle operazioni di salvaguardia della vita umana e l'evacuazione aero-medica), operando in ogni condizione di volo». L'azienda garantirà il supporto logistico per i primi cinque anni ed è previsto l'addestramento di 18 equipaggi (36 piloti). Le consegne nei prossimi due anni, cinque macchine all'anno.

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Tags Correlati: Agusta | Aviazione Militare | Difesa | Gianpiero Cantoni | Imprese | Ministero dello sviluppo economico | Nato | Senato | Wass

 

Il secondo capitolo, più corposo, riguarda l'acquisto di 12 macchine pesanti, modello Aw 101, per circa un miliardo di euro, in versione da combattimento, salvataggio e soccorso (Csar: combat, search and rescue), per sostituire gli Agusta Hh-3F entro il 2014. È previsto il sostegno finanziario dello Sviluppo economico. Secondo «Aviation week», c'è stato il primo acquisto di due elicotteri Aw 101, da consegnare nel 2014. L'onere include l'assistenza logistica nei primi cinque anni. L'Aeronautica ha indicato un requisito di 12 macchine, con opzione per ulteriori tre se ci saranno i soldi. Con il rinnovamento, la flotta si ridurrà da circa 60 a 25-30 elicotteri, a causa delle minori risorse, ma saranno più efficienti.
La commissione Difesa del Senato ha inoltre dato parere favorevole all'acquisizione del «nuovo siluro pesante» per i sottomarini U-212 della Marina. Il costo stimato è di circa 87 milioni. Il programma è sviluppato dalla Wass di Livorno, controllata da Finmeccanica, con il «Black shark». Vi contribuisce l'industria francese (Dcn e Thales) per l'unità di energia, che vale un terzo del siluro. Con i francesi è in discussione una cooperazione più ampia, finora però senza esito positivo.
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