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Questo articolo è stato pubblicato il 09 novembre 2010 alle ore 08:00.
Si delinea un unico Confidi per le associazioni di categoria liguri. La centralità del problema dell'accesso al credito per le imprese spinge a una soluzione unitaria i nove consorzi fidi che rappresentano il mondo dell'industria, dell'artigianato, del commercio, dell'agricoltura e della cooperazione. «Il nostro obiettivo – annuncia l'assessore regionale alle Attività produttive, Renzo Guccinelli – è disporre di un unico Confidi entro la fine dell'anno. Riteniamo che questa sia una concreta risposta alla crisi da parte delle istituzioni e delle associazioni di categoria. Nel panorama nazionale la Liguria diventerà un caso pilota sul versante delle garanzie per il finanziamento delle imprese in quanto potrà contare su un Confidi multicategoriale e operativo in ambito regionale».
Un impulso decisivo alla nascita di un unico soggetto è arrivato dal via libera di Bankitalia all'iscrizione di Fidimpresa, il consorzio di garanzia per l'industria, nell'elenco dei Confidi vigilati (art.107 del testo unico bancario) con dimensioni di garanzie di finanziamento superiori ai 75 milioni. «A partire da oggi – spiega Luigi Attanasio, presidente di Fidimpresa – le garanzie concesse dal nostro consorzio assumono una concreta funzione di alleviare il rischio ai fini di Basilea 2 e, in prospettiva, di Basilea 3».
La necessità di unire le forze in tema di finanziamento alle imprese è sottolineata dal crescente ruolo svolto sul territorio ligure dai Confidi di altre regioni. «Il mercato ligure – spiega Guccinelli – è quanto mai aperto alla competizione. Se non puntiamo a una massa critica in casa nostra, rischiamo di non farcela». Oggi, ai Confidi con sede in Liguria fanno capo 316 milioni di garanzie, che corrispondono a circa il 60% di un mercato regionale attestato di poco al di sopra dei 500 milioni, pari a un miliardo di finanziamenti per le pmi. L'altro 40% se lo dividono i Confidi che operano in Piemonte e in Toscana. (D.Ra.)