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Questo articolo è stato pubblicato il 08 novembre 2010 alle ore 12:46.
Dati macro europei poco incoraggianti. In Germania, il paese che finora ha registrato i tassi di crescita più alti nell'Eurozona, la produzione industriale a settembre è scesa a settembre mentre sono le esportazioni hanno ulteriormente accelerato. Sempre in giornata l'Ocse, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico che raggruppa 30 paesi in tutto il mondo e che nei giorni scorsi ha lanciato l'allarme sull'occupazione nei paesi sviluppati, ha diffuso il superindice di settembre che evidenzia un calo per Italia, Francia e Gran Bretagna.
Focus Germania
La produzione industriale tedesca é declinata in settembre rispetto al mese precedente, indice di un recupero economico che procede in modo meno spedito, secondo quanto rende noto il ministero dell'Economia tedesco. Il dato, depurato della stagionalità evidenzia un declino dello 0,8%, determinato soprattutto da una flessione del 2,0% nella produzione di beni intermedi. Le attese erano per un rialzo dello 0,5%. Su base annua il rialzo é del 7,9%.
Le esportazioni tedesche sono ripartite al rialzo a settembre, salendo del 3% sul mese precedente a 84,3 miliardi di euro. Lo rende noto l'ufficio di statistica, sulla base di dati depurati della stagionalità. Le importazioni sono calate dell'1,5% nello stesso mese a 68,7 miliardi di euro. L'attivo commerciale tedesco non depurato é salito a 16,8 miliardi da 9 miliardi in agosto.
Superindice Ocse
Il superindice Ocse evidenzia in settembre andamenti difformi delle maggiori economie mondiali: l'espansione prosegue in Germania, Giappone Russia e Usa, mentre si registra «un moderato rallentamento» in Canada, Francia, Italia e Gran Bretagna. L'indicatore in settembre é rimasto a 102,8 segnando il quinto mese consecutivo di crescita negativa o nulla per l'area. Su base annua l'indice é salito di 4,4 punti.
Nel dettaglio, sull'Italia il superindice elaborato dall'ente parigino ha segnato un nuovo calo mensile, 0,2 punti in meno mentre la variazione annua è positiva di 0,5 punti, precisa l'Ocse con un comunicato. Tra gli altri paesi europei, sulla Germania ha segnato una variazione mensile nulla, mentre la variazione annua è + 8,6 punti. Sulla Francia - 0,1 punti su mese e - 0,5 punti su anno. Per quanto riguarda gli Stati Uniti il superindice è aumentato di 0,1 punti su mese e di 5,6 punti annui; quanto al Giappone + 0,2 punti su mese e + 6,9 punti su anno. Il calo mensile più forte, - 0,7 punti riguarda la Cina, a - 4 punti nel confronto annuo, mentre l'aumento più consistente la Russia, più 0,6 punti su mese e più 8,5 punti su base annua.