Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 16 novembre 2010 alle ore 10:43.
Il calo nelle immatricolazioni europee prosegue anche in ottobre per il settimo mese consecutivo. Il dato del mese scorso vede una contrazione del 16,1% a 1.061.977 auto vendute contro le 1.265.227 dell'ottobre 2009 a livello dei 27 Stati della Ue, più i Paesi dell'Efta. Nei primi 10 mesi dell'anno il dato si è contratto del 5% a 11.628.571 auto (da 12.239.103).
Le immatricolazioni del gruppo Fiat sono calate ad ottobre del 32,9 per cento a 72.388 unità e la quota di mercato è scesa al 7 per cento dall'8,8 per cento di ottobre 2009. Nei primi dieci mesi le immatricolazioni Fiat sono calate del 16,6 per cento a 881.495 unità e la quota mercato è passata dall'8,9 per cento del 2009 al 7,8 per cento del 2010.
Tutti i principali Stati della Ue hanno segnato perdite a due cifre. Le contrazioni maggiori si sono avute in Spagna con un -37,6 per cento, in Italia con un -28,8 per cento,in Gran Bretagna con -22,2 per cento seguita dalla Germania con un -20 per cento e dalla Francia con -18,5 per cento.Ottobre 2009 aveva visto un rialzo del 12,1 per cento delle immatricolazioni nell'UE a 27 rispetto al 2008, quando invece le stesse erano diminuite del 14,9 per cento rispetto allo stesso mese del 2007. Da gennaio a ottobre, il Regno Unito (+4,8 per cento) e la Spagna (+9,4 per cento) hanno visto ampliare i loro mercati, mentre la Francia (-1,4 per cento), l'Italia (-7 per cento) e la Germania (-26,8 per cento) sono andati meno bene rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il maggior calo è stato osservato in Bulgaria (-35,6 per cento) mentre l'aumento maggiore in Irlanda (53,2 per cento).
Unrae, sul mercato pesa la lentezza del recupero dell'economia. Il calo del mercato dell'auto europeo in ottobre "é la logica conseguenza di un'economia europea che, come dimostrato dai dati del terzo trimestre, é ben lontana da un vero e consolidato recupero". Questo il commento di Gianni Filipponi, direttore generale dell'Unrae, l'Associazione che rappresenta le Case estere sul mercato italiano, per il quale "il sensibile calo delle immatricolazioni, confermatosi ad ottobre, é anche da mettere in relazione con la fine degli incentivi praticamente in tutti i grandi mercati. Questo andamento porta anche ad una preoccupante inversione di tendenza nel processo di riduzione delle emissioni di CO2. Ricordiamo, infatti, che in Italia ad ottobre la media ponderata delle emissioni di CO2, calcolata sulle nuove immatricolazioni, é stata di 134,4 g/km con un peggioramento di 2,6 punti rispetto al 1° trimestre 2010, quando vigevano ancora gli incentivi".