House Ad
House Ad
 

Economia Aziende

Catricalà (Antitrust): «Più spazio al mercato»

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 18 novembre 2010 alle ore 13:43.

«L'Antitrust non può limitarsi a essere una polizia del mercato». Il presidente dell'Autorità per la concorrenza, Antonio Catricalà, che ieri ha parlato di un'Italia ancora «convalescente» sotto il profilo del libero mercato, sceglie il giorno del 20° compleanno dell'Antitrust per consegnare a interlocutori politici ed esponenti del mercato la sua concezione dell'organismo che presiede. La tempistica per toccare un simile tasto non sembra casuale, tantomeno appare scontata la sua definizione anche perchè essa stride con quanto i suoi predecessori, Giuliano Amato e Giuseppe Tesauro – chiamati a celebrare anche loro l'evento alla presenza tra gli altri del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e del sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta – hanno detto della concorrenza e del ruolo dell'Antitrust.

Prendendo spunto dalla rievocazione del pensiero di Francesco Saja, primo presidente dell'Autorità, Catricalà ne ha dispiegato e ampliato le considerazioni per arrivare a sostenere che le Autorità per la concorrenza hanno dei «modus operandi» e che, a quanto pare, possono variare a seconda del quadro economico dei singoli paesi in cui operano. «È oggi accettato dai più che l'Antitrust non possa limitarsi a essere polizia del mercato – ha detto –. La sua attività non deve esaurirsi nell'irrogazione di una sanzione pecuniaria, spesso agevolmente assorbita come costo d'impresa: in primo luogo occorre ottenere, con gli strumenti previsti dall'ordinamento, la modifica delle prassi commerciali. La sanzione è davvero l'extrema ratio. Questo modus operandi è particolamente adatto per un sistema, come quello italiano, che da decenni patisce tassi di crescita inferiori alla media europea».

Poco prima Catricalà aveva osservato: «Se la logica dell'intervento dell'Autorità deve essere quella di favorire la crescita dimensionale quando ciò sia espressione di maggiore efficienza, le modalità del suo intervento devono essere tali da indurre le imprese a porre in essere comportamenti virtuosi». Il braccio teso verso il mercato e le imprese controllate è sembrato a qualcuno un messaggio distensivo nell'eventualità che si riaprano i giochi per la presidenza della Consob. In verità le quotazioni di Catricalà per quella poltrona, al top a inizio estate, sono molto diminuite anche per il pressing che la Lega sta facendo per avere una nomina di suo gradimento, come sarebbe quella di Giuseppe Vegas. In caso di mala parata, comunque, per il presidente dell'Antitrust potrebbero aprirsi i giochi della successione per l'Autorità per l'energia, il cui presidente scadrà a dicembre.

L’articolo continua sotto

Tags Correlati: Antonio Catricalà | Concorrenza | Consob | Francesco Saja | Gianni Letta | Giorgio Napolitano | Giuseppe Vegas | Italia | Lega

 

Le parole all'insegna del dialogo tra controllore e suoi controllati non sembrano proprio in linea con la visione del dottor Sottile. «Le crisi non giovano alla concorrenza – ha detto Amato – risvegliano le tentazioni politiche di entrare nell'economia, di salvare quello che c'è da salvare con un'ascia che colpisce i principi antitrust. È avvenuto negli Usa con la Grande Depressione, ma si è ripetuto in Giappone e poi di nuovo negli ultimi tempi negli Usa come in Italia. Le restrizioni della concorrenza per la crisi hanno avuto il solo effetto di ritardare la ripresa».

Amato ha esordito ricordando a fine anni Ottanta la resistenza italiana nei confronti della cultura della concorrenza. «L'Antitrust era come un missionario tra gli infedeli – ha chiosato –. Ma fece anche da battistrada per il recepimento delle norme europee», perchè si appoggiò al diritto comunitario per riuscire a smantellare i monopoli nazionali». La differenza di interpretazione rispetto a Catricalà sul ruolo dell'Antitrust diventa netta con Tesauro. Il passaggio chiave è quello sugli impegni, ovvero i correttivi che le imprese sotto istruttoria possono proporre per evitare la sanzione antitrust e ai quali si è fatto ampio ricorso negli ultimi tempi. «Allora non si pensava che con gli impegni si potesse chiudere un'istruttoria su comportamenti passibili di sanzione» ha chiosato l'ex presidente.

Shopping24

Da non perdere

Per l'Italia la carta del mondo

Mentre la crisi reale morde più crudelmente, mentre i mercati finanziari saggiano possibili

In Europa la carta «interna»

Batti e ribatti sui nudi sacrifici degli altri, sull'algido rigore senza paracadute e prima o poi

La commedia di Bruxelles

Al Parlamento europeo è andato in scena il terzo atto di una commedia dal titolo: Regole per le

Guarguaglini: ecco le mie verità

«Ho sempre detto che ero innocente, le conclusioni delle indagini lo dimostrano: nell'archiviazione

Una redistribuzione di buon senso

Arrivano dal ministero della Giustizia le nuove piante organiche dei tribunali. Un intervento

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da