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Questo articolo è stato pubblicato il 26 novembre 2010 alle ore 08:51.
C'è tecnologia italiana nelle Olimpiadi di Londra 2012. È una presenza molto molto nascosta nei siti ufficiali della macchina dei giochi partita già da tempo, ma è come il sistema nervoso a cui è demandato il compito di far funzionare un corpo in modo ordinato. Powered by BravoSolution eSourcing tecnology si legge nell'angolino in alto a destra in tutti i bandi di gara pubblicati e assegnati dalle autorità che gestiscono i fondi stanziati per realizzare le strutture e appaltare i servizi dei giochi. Quel dettaglio dice di chi sono le tecnologie web attraverso cui si svolgono online tutte le gare d'appalto, dalla pubblicazione del bando alla comunicazione finale di esclusione o assegnazione.
È passato dalla piattaforma sviluppata da BravoSolution a Milano, a due passi dalla stazione di Lambrate, l'appalto per il villaggio olimpico per i 23mila atleti che sarà riconvertito in 2.800 abitazioni, così come quello per lo stadio da 55mila posti e per l'Acquatic Center. Ma anche le infrastrutture di collegamento e nei prossimi mesi gli appalti per le divise degli atleti, le uniformi degli addetti, e giù giù fino ai servizi di pulizia.
Le applicazioni di BravoSolution replicano sul web ogni fase del processo di acquisto tradizionale, con enormi vantaggi in termini di velocità, riduzione dei costi, tracciabilità e trasparenza delle decisioni e condivisione delle informazioni. E in questo settore l'azienda, controllata dalla famiglia Pesenti attraverso Italcementi, al mondo è seconda solo alla statunitense Ariba. Nata in piena bolla da new economy, è sopravvissuta e dopo dieci anni fattura circa 53 milioni di euro, di cui due terzi all'estero; ha 450 professionisti di 37 nazionalità e l'età media è 32 anni. Oltre alla sede milanese, BravoSolution ha altri dieci uffici sparsi in otto paesi di tre continenti diversi.
Nader Sabbaghian, il consigliere delegato, riassume in sé le caratteristiche distintive della società: quarantenne è entrato in azienda nel 2001. Sposato con un'italiana, è iraniano di nascita. In Italia ha fatto il liceo, in Canada si è laureato in ingegneria. Ha conseguito un master di management ed engineering al Mit. Londra è la città in cui vive, se si può dire così di uno che si muove ogni settimana da un paese all'altro. Di Olimpiadi non vorrebbe parlare ma non può farne a meno quando deve spiegare perché proprio la sua azienda è stata scelta per Londra 2012. «Il motivo principale non è stato il risparmio che procedure online efficienti possono assicurare - spiega Sabbaghian - quanto l'elevata garanzia che le nostre soluzioni offrivano in termini di rapidità delle procedure e basso rischio di contestazione. In tre anni di aste online non abbiamo avuto neppure una contestazione: vuol dire che è azzerato il contenzioso. Sono fondamentali la drastica riduzione dei tempi decisionali e la certezza di assegnazione. Soprattutto se la parola d'ordine è on time to delivery». E se si possono confrontare agevolmente molte proposte in poco tempo, è facile che il prezzo finale sia sensibilmente più basso.