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Questo articolo è stato pubblicato il 02 dicembre 2010 alle ore 06:40.
MILANO
Negli ultimi tre anni circa il 48% delle imprese italiane ha investito in cultura per una cifra complessiva stimata tra 2,5 e 3 miliardi di euro l'anno. Le imprese con più addetti investono il 56% del totale, a fronte di un 44% delle imprese più piccole (nonostante queste siano più numerose). È quanto emerge dalla ricerca «Il valore della cultura» condotta dall'associazione Civita con The Round Table, Astarea e Unicab presentata ieri al Summit Arte e Cultura a Milano nella sede del Sole 24 Ore. Al Summit ha preso parte Mario Resca, direttore generale Valorizzazione al ministero per i Beni e le Attività culturali.
La ricerca evidenzia come con il crescere della dimensione aziendale aumenta anche il valore dell'investimento: il 20% delle imprese con oltre 119 addetti dichiara di investire oltre 500mila euro all'anno; di questo 20% circa un quinto è costituito da aziende che investono oltre un milione di euro. Le imprese che investono maggiormente in cultura sono quelle che operano nel manifatturiero, nel commercio e nelle costruzioni, ubicate per il 70% nel Nord Italia e interessate prevalentemente a musei, mostre e spettacoli. L'investimento in interventi strutturali, invece, riguarda solo il 10-15% del totale.
«Il futuro dei beni culturali – commenta Luigi Abete, presidente di Civita Servizi – è nella concessione ai privati. Dobbiamo consolidare la cultura della partnership al posto delle sponsorizzazioni nel rapporto tra aziende e cultura, ma il futuro è di una fase in cui il bene culturale possa diventare capitale per un sistema di imprese che lo sviluppa sul territorio». Sull'importanza della partnership è d'accordo anche Gianluca Comin, direttore relazioni esterne dell'Enel, anche perché «spesso le aziende sono viste come un bel salvadanaio a cui attingere e non vengono coinvolte nella programmazione degli eventi».
In questa direzione sta lavorando Massimiliano Finazzer Flory, assessore alla Cultura del Comune di Milano. «Abbiamo calcolato – afferma – che se riuscissimo a creare un sistema museale milanese dal Duomo a Palazzo Reale passando per la Scala e Brera, riusciremmo ad attirare da 9 a 12 milioni di visitatori. Stiamo lavorando per creare questo sistema che offra opportunità di investimenti interessanti anche per le aziende».