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Questo articolo è stato pubblicato il 08 dicembre 2010 alle ore 06:40.
Finisce in tribunale un servizio dedicato alla Fiat, ed esattamente alla Alfa Romeo MiTo, dalla puntata di giovedì della trasmissione Annozero. L'azienda torinese comunica infatti «di aver dato mandato ai propri legali per intraprendere un'azione giudiziaria nei confronti dei responsabili della trasmissione televisiva "Annozero" per le affermazioni andate in onda nella puntata del 2 dicembre 2010 fortemente denigratorie e lesive dell'immagine e dell'onorabilità della società, dei suoi prodotti e dei suoi dipendenti fatte a commento di una pseudo-prova comparativa». Contestato il confronto con Citroën e Mini Cooper che ha mandato in onda la trasmissione di Michele Santoro.
Fiat Group Automobiles lamenta che «in modo del tutto strumentale "Annozero" abbia illustrato le prestazioni di tre autovetture, fra cui una Alfa Romeo MiTo, impegnate in un test apparentemente eseguito nella stagione autunnale, per concludere, sulla sola base dei dati relativi alla velocità, che i risultati di questa "prova" avrebbero dimostrato una asserita inferiorità tecnica complessiva dell'Alfa Romeo MiTo. Si trattava di una ripresa televisiva che è stata artificialmente collegata ad una prova comparativa condotta nella stagione primaverile, non con le stesse vetture, dal mensile Quattroruote e poi pubblicata nel numero dello scorso mese di giugno di questa rivista». Sintetica la replica di Santoro: «Quando arriverà la richiesta di risarcimento danni la valuteremo e ci difenderemo nelle sedi opportune, come abbiamo sempre fatto». Intanto domani e venerdì si terranno le assemblee dei sindacati con i lavoratori delle Carrozzerie di Mirafiori.
Ieri la Fiom, attraverso i suoi delegati, ha promosso a Mirafiori una raccolta firme (al momento 1.853) per una petizione in cui si esprime apprezzamento per l'investimento, si dice no a un accordo sul modello Pomigliano e si rivendica il diritto dei lavoratori ad essere informati. Fiducioso sul futuro di Mirafiori il presidente del Piemonte Roberto Cota: «Con Marchionne ci siamo sentiti in questi giorni. Ho avuto l'impressione di un manager che vuole fare investimenti qui e che crede nella possibilità di produrre auto a Mirafiori».