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Questo articolo è stato pubblicato il 15 dicembre 2010 alle ore 06:40.
ROMA
Promesse e ritardi dal Governo. Mugugni, una ferma volontà di farcela e grande impegno dalle imprese. Nella corsa ad ostacoli del nostro rinascimento nucleare chi ci crede mette sul piatto le prime carte operative. Oggi la Confindustria serrerà le fila delle imprese che nelle prossime settimane saranno impegnate (così sperano) nelle prime pre-qualifiche per partecipare al gioco dei consorzi e delle commesse. Avranno, di sicuro, una solida rete di consulenza e protezione.
Il Forum nucleare italiano e l'Associazione italiana nucleare (Ain), che radunano gli strateghi dell'industria e della scienza atomica, lanceranno rispettivamente una campagna di informazione nazionale (partirà domenica sui principali media) sui pregi e sulle corrette implicazioni dell'atomo sulla sicurezza e sulla salute delle popolazioni. Via intanto ad un programma di formazione tecnico scientifica per riportare il mondo italiano della scienza atomica – si augura Enzo Gatta, presidente dell'Ain, in un convegno – al massimo livello internazionale: gli scienziati associati collaboreranno a tutto tondo – promette – con le istituzioni e con le università.
«Ma il governo faccia di tutto per superare i ritardi nella definizione delle regole e del quadro normativo. Renda innanzitutto operativa l'agenzia per la sicurezza nucleare, che paga un ingiustificato ritardo» incalza Gatta anticipando i temi che saranno toccati, oggi, al "Supply Chain Day" confindustriale dal presidente di Confindustria Emma Marcegaglia e da Fulvio Conti, l'ad dell'Enel, direttamente impegnato nel primo consorzio per il nuovo nucleare italiano insieme alla francese Edf.
Le istituzioni sveltiranno il processo, giura (dal convegno Ain) Sara Romano, il direttore del ministero dello Sviluppo che più direttamente si occupa dell'operazione. Una nuova semplificazione del processo autorizzativo per le infrastrutture nucleari, in particolare per la gestione delle scorie, è in arrivo sotto forma – annuncia la Romano – di un aggiornamento del decreto legislativo 31-2010 che nel marzo scorso ha tracciato i criteri per i siti e le compensazioni locali. Intanto domani la conferenza unificata esaminerà la delibera Cipe sulle tecnologie nucleari da omologare in Italia.