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Questo articolo è stato pubblicato il 04 gennaio 2011 alle ore 06:39.
GENOVA
Nonostante il 2010 sia stato un anno complesso per il comparto del turismo in Europa, perché, dicono gli operatori, si è fatta sentire una coda di crisi che ha colpito il business con più incisività di quanto è accaduto nel 2009, le crociere non danno cenni di cedimento. Anzi, il settore sta registrando una discreta crescita.
Lo dimostrano i dati e le previsioni per il 2011 dei principali gruppi che operano in Europa e in Italia: Costa Crociere (la società italiana del gruppo Carnival, leader al mondo nel comparto), Msc (la compagnia italosvizzera, che fa capo a Gianluigi Aponte) e Royal Caribbean (numero due al mondo, che ha cominciato una forte penetrazione sul mercato italiano).
Costa annuncia un trend di crescita, nel periodo di Natale e Capodanno 2010. Complessivamente, spiegano all'azienda, si prevede che le presenze giornaliere a bordo delle navi Costa per queste crociere saranno di quasi 500mila persone. Grazie soprattutto alle performance del brand Costa, il gruppo guidato da Pier Luigi Foschi, di cui fanno parte anche Aida Cruises e Iberocruceros, prevede di chiudere il 2010 con 2,1 milioni di ospiti totali, in crescita rispetto agli 1,8 milioni del 2009 (si veda intervista in pagina, ndr).
Msc, da parte sua, chiuderà il 2010 con 1,22 milioni di passeggeri trasportati, +28% rispetto agli 1,08 milioni del 2009. E per il 2011, anno in cui Msc Magnifica, la nave varata a marzo di quest'anno, opererà per 12 mesi anziché 9, il numero dei passeggeri previsti salirà a 1,23 milioni. Sul med winter 2010-2011, spiega Leonardo Massa, country manager per l'Italia, i volumi della compagnia cresceranno grazie al posizionamento in Adriatico di Magnifica. «Per la prima volta - aggiunge - una compagnia crocieristica ha deciso di posizionare una nave da 3mila passeggeri in Adriatico per tutto l'anno, quindi anche in inverno. Ciò ha consentito di accrescere i volumi del 60% nel med winter, portando l'offerta a 11mila posti letto giornalieri. Nonostante il comparto turistico viva ancora un periodo di rallentamento, Msc continua ad investire, puntando sul brand, sul made in Italy e su un pricing mirato, attento alle esigenze dei consumatori».