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Questo articolo è stato pubblicato il 06 gennaio 2011 alle ore 09:18.
Come la Spagna, l'Italia sarà in grado di finanziarsi sui mercati quest'anno e non avrà bisogno di ricorrere a sostegni esterni e piani di salvataggio. Ma le tensioni sul mercato del debito sovrano europeo permarranno, e il costo del debito salirà. La crescita del Pil italiano nel 2011 salirà all'1,5% e prevediamo che questo tasso sarà confermato nel 2012.
Il risanamento dei conti pubblici sarà lento: il deficit/Pil nel 2011 dovrebbe risultare del 4,7% e calare al 4,2% nel 2012. L'andamento del fabbisogno l'anno scorso è stato migliore del previsto: il fabbisogno annuo del settore statale del 2010 è risultato di circa 67,5 miliardi, inferiore di circa 19,3 miliardi rispetto a quello registrato nel 2009: queste stime potrebbero portare a un deficit/Pil per il 2010 inferiore rispetto al 5% previsto inizialmente dal Tesoro. La nostra clientela ha espresso grande preoccupazione per un peggioramento quest'anno dell'andamento dei conti pubblici nell'Eurozona periferica: ma quasi nessuno prevede che questa crisi possa portare alla fine dell'euro.